1. 029 – La famiglia di Suor Maria e la tonaca oltraggiata


    Data: 01/05/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    I PROTAGONISTI
    
    SUOR MARIA ‘ Maria
    
    PADRE di Maria :Pietro
    
    MADRE di Maria: Luisa
    
    FRATELLI di Maria: Ercole ‘ Massimo – Luca
    
    SORELLE di Maria: Lorenza – Silvia
    
    AMICO DI Maria – Huli
    
    Era domenica e Maria, dopo le performance del giorno precedente, pensò finalmente di potersi rilassare e di riuscire a meditare, pensando al Signore, pregando per chiedere perdono per i suoi bruttissimi peccati. Quella mattina, lei si svegliò e guardò la sveglietta sul comodino da notte e vide che le lancette segnavano le sette e trenta. Decise di alzarsi e di pregare, aprì l’armadio e prese dalla gruccia la sua tonaca monacale, la indossò sul corpo nudo, recuperò dal cassetto del comò il Vangelo e si genuflesse al fianco del letto. Con le mani giunte aprì il Vangelo e scelse la parabola contenuta nel paragrafo ‘IL VANGELO SECONDO LUCA’ . La prima era forse la più indicata a lei , si trattava della parabola della pecorella smarrita che recita ”” Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. ‘
    
    Suor Maria, concentrata nella fede, meditava sul significato profondo di quanto scritto ...
    ... nel Vangelo e pregando ad alta voce cercava di allontanare da se i peccati della carne, di combattere il desiderio, di ritornare ‘ Una vera sposa di Dio’. Poi si alzò in piedi e prese da uno scomparto nascosto della sua valigia un rametto di salice flessibile e sollevando il vestito, divaricò le gambe e si colpì con il frustino dieci volte la vagina. A ogni colpo lei sobbalzava per il dolore, inizialmente emetteva dei lamenti sordi, poi, a mano a mano che il dolore aumentava i lamenti divenivano più acuti. Al decimo colpo si fermò e posò sul letto lo strumento di punizione. Lasciò cadere la lunga tonaca, che la ricoprì del tutto. Il dolore fra le cosce era insopportabile, si impose di tornare a pregare e si inginocchiò ancora con le mani giunte”
    
    ‘Padre nostro che sei nei cieli””.’
    
    Era talmente concentrata che non si accorse che alle sue spalle la porta della camera si era aperta e che erano entrati i suoi fratelli. La videro, genuflessa e meditabonda, con gli occhi chiusi e le mani tese verso l’alto in preghiera. Udirono ancora”’
    
    ‘Ave Maria, Piena di grazia il Signore è con te”’
    
    Poi lei, rimanendo inginocchiata si chinò in avanti distendendo il busto sul letto e allungando le mani in avanti come fanno i mussulmani quando pregano. A questo punto Luca gli si avvicinò da dietro e la sollevò per i fianchi facendola appoggiare con il bacino sul bordo del letto, poi le alzò la tunica e le scoprì il magnifico culo bianco latte. Lei si voltò, li vide e subito cercò di ...
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