1. Rossa, adolescente, esperta!


    Data: 30/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Praticanti, Fonte: Annunci69

    ... era quasi furiosa, e la sua mano destra, libera dall'impegno precedente mi passò sotto il sedere per andarmi a massaggiare l'ano, ormai bagnato della sua saliva.
    
    Non avevo mai detto quella parola, ma senza averla pensata, quasi gridando e con un moto liberatorio uscì da sola:
    
    TROIAAAA
    
    Me ne vergognai per il breve tempo che intercorse tra il mio suono e lei che uscita dal caldo del letto mi sorrideva: fu allora che mi strinsi al petto quel suo viso da furba, e la tenni stretta finché non fu lei a liberarsi dicendomi "vado, che diventa molle".
    
    Ricominciò ad ingoiarlo, con forza, e poco dopo, sfruttando tutta la sua saliva colata, mi infilò due dita nel culo. Dentro di me iniziò a rovistare come se stesse cercando qualcosa, e poco dopo venni, riempiendole la bocca di sborra. Tenne ancora un po' il membro tra le labbra, per poi lasciarlo ed uscire dal letto, dapprima mostrandomi con orgoglio lo sperma sulla lingua per poi deglutirlo e leccarsi le labbra.
    
    Uscì, senza parlare, e io mi addormentai.
    
    Non so quanto tempo passò, ma mi svegliai all'improvviso perché la sua mano mi stava ancora toccando il cazzo. Era ancora inginocchiata di fianco al letto, ma adesso era completamente nuda, con l'altra mano che si massaggiava le natiche:
    
    "Inculami! La fighetta non te la dò perché lì sono ancora vergine!
    
    Tirò giù la coperta dal letto e la mise in modo che io potessi inginocchiarmi dietro di lei a sua volta inginocchiata con il petto adagiato sul letto.
    
    "Fallo con forza, fin da subito!" Appoggia il cazzo al suo buchino, era già umido della sua saliva, e diedi una spinta che mi fece paura, ma mi trattenni dal fermarmi o dal parlare, anzi iniziai a emettere suoni barbari, a volte gridando.
    
    Venni, questa volta con la tragica impressione di averla spezzata.
    
    Uscii da lei, e mi sedetti sul letto, pensieroso.
    
    Lei, sempre in ginocchio, si alzò dal letto e guardandomi con il solito sorriso mi disse:
    
    "Grazie, ora copriti e torna a dormire".
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