1. In viaggio con mio padre 6° - Anche la bocca e il culo per lui.


    Data: 29/04/2021, Categorie: Incesti Autore: Cuck 2019, Fonte: EroticiRacconti

    Al mattino al mio risveglio,in un primo momento avevo creduto di aver sognato ogni cosa.
    
    Poi,sentendomi umida tra le cosce,avevo passato la mano sul mio sesso trovandolo tutto bagnato.
    
    Poi,come illuminata da un lampo o da una speranza,mi ero girata ed alla fioca luce che traspirava dalle doppie tende della finestra,avevo visto che accanto a me vi era mio padre ancora addormentato in posizione supina.
    
    Dopo un momento di riflessione in cui mi era scorso davanti agli occhi come in un film quello che era successo quella notte,avevo allungato un braccio sotto le lenzuola scorrendo sulla sua pancia sino ad incontrare il suo sesso appoggiato come fosse un caldo salame col suo intreccio di corde.
    
    Con una certa delicatezza per non svegliarlo,gli avevo scostato il lenzuolo sino ad intravvedere nella tenue luce,la sua turgida verga.
    
    Sapevo che al mattino per un fenomeno del tutto fisiologico,i membri maschili sono eretti anche se non eccitati da stimoli sessuali.
    
    Tuttavia,mi era piaciuto immaginare che fosse in tiro proprio per me e dunque,mi sembrava del tutto naturale che io me ne prendessi cura.
    
    Avvicinando la mia testa a quello che oramai consideravo il mio scettro di carne,avevo cominciato a sfiorarlo con tocchi lievi della lingua nella speranza che lui non si svegliasse.
    
    Immediatamente le mie ghiandole olfattive avevano percepito l'acre odore dei nostri umori asciutti mentre le papille gustative sulla mia lingua,avevano riportato il mio ricordo al ...
    ... momento in cui mio padre mi aveva baciata con in bocca col sapore dei miei umori e del suo sperma.
    
    Avevo chiuso gli occhi e,ripiombando nelle sensazioni della notte appena trascorsa,avevo ripreso a leccarlo nel punto in cui lo avevo lasciato quando mio padre mi aveva tirata a se:Il frenulo.
    
    Partendo da quella sottile e sensibile striscia di nervi,ero ridiscesa verso i testicoli che avevo imboccato uno per volta come fossero caramelle da succhiare.
    
    Poi ero scesa al perineo e trovandovi le gambe leggermente aperte,mi ero spinta ancora più in giù incontrando le increspature dello sfintere anale che però,non avevo avuto il coraggio di leccare.
    
    Ero tornata su e spinta dalla voglia di succhiarlo,non avevo esitato di correre il rischio di svegliarlo.
    
    Avevo preso il cazzo con entrambe le mani ed accostando la testa sulla sua pancia,avevo cominciato a scorrerla facendomi scivolare il glande nel cavo orale sino al contatto con l'ugola per poi tornare indietro in un gustoso e snervante pompino.
    
    Mentre lo lavoravo con la bocca,sentivo che il suo respiro diveniva sempre più corto e sempre più pesante.
    
    Incurante del fatto che potesse svegliarsi,in preda ad una incontrollabile libidine,avevo accelerato la mia azione sino bloccarmi col cuore in gola e la fica grondante di umori nel momento in cui mio padre,mettendomi le mani sulla testa mi aveva detto:
    
    -Sandra...amore mio,se continui così mi farai venire.-
    
    Mai parole erano risuonate più melodiose ai miei ...
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