1. La donazione


    Data: 30/09/2017, Categorie: 69, Erotici Racconti Etero Autore: Chester_Desmond, Fonte: RaccontiMilu

    ... continuò a piegarsi, la porta lentamente si aprì e sulla soglia comparve una delle infermiere della sala prelievi che chiese se chissàchi doveva fare davvero chissàcosa come scritto chissàdove.
    
    Io ero nel panico totale, mentre la dottoressa si girò di tre quarti, comprendo così la parte scoperta del mio corpo con il suo, e tenendo sempre la sua mano sul mio enorme pacco, con tutta la calma di questo mondo, confermò che era tutto da fare così come scritto sulla cartella. Io ne approfittai e provai a muovermi,ad alzarmi, a chiudere i pantaloni, ma lei fu più rapida e me lo strinse forte dove fa più male con le sue dita molestatrici. Solo che quando sei così eccitato e lei te lo stringe così forte non fa male, anzi fa godere ancora di più e non so se lei lo sapesse o no, fatto sta che a me fece ancora più effetto.
    
    Ma quella visita inaspettata ebbe anche un altro effetto, mi si liberò ed illuminò la mente con una certezza: non poteva essere che succedesse veramente a me, anzi si! Era un fake! Una farsa, una ricostruzione! Ma certo! Tipo candid camera, anzi no! Sexy camera all’italiana, la trasmissione che mi capitava di vedere ogni tanto su un infimo canale satellitare. C’erano le telecamere quindi! Incredibile ma vero, li avevo sgamati! Ecco perché la dottoressa non l’avevo mai vista, certo potevano prendere un’attrice un po’ più gnocca già che c’erano, vabbè che su di me l’effetto l’aveva avuto facilmente, ma su gli altri…L’infermiera quindi è una complice!…si complice, ...
    ... peccato che io l’avevo già vista spesso in sala prelievi, e di sicuro non recitava; e poi troupe,telecamere nascoste in un ospedale vero?In una struttura sanitaria pubblica? Quale amministrazione avrebbe potuto dare il permesso a fare ciò? Lo so io quale:nessuna.
    
    In quel mentre mi accorsi che era tornato silenzio,l’infermiera era andata,la porta era chiusa e la dottoressa mi fissava. Ebbi un ritorno di orgoglio:”Va bene ora basta dai, finisce così”, ora ero molto più lucido, la volevo davvero fermare…forse.
    
    “Finisce cosa? Non si dimentichi che sono un medico, una professionista, per me è solo una banale visita, è lei che ci ha visto ben altro”. Io cercavo di rialzarmi e ricompormi, lei non toglieva la mano da sopra i miei incredibili boxer e al relativo contenuto, ora direi in fase di leggero ritorno a dimensioni più educate. “Cosa credeva? Che la stessi eccitando apposta? O addirittura masturbando? Mi ha frainteso..”. Sempre più ad alta voce, avevo frainteso? Io? Era quasi un incubo, poi continuò “Se le dava fastidio la mia mano sul suo cazzo bastava che lo diceva, ma lei non lo ha mai fatto”. Quelle parole dalla sua bocca e il ritornato movimento della sua mano riebbero un prevedibile effetto, il mio pene riprese a indurirsi quasi più velocemente di prima. Non so se era quella donna capace di toccare sempre i tasti giusti o solo io troppo voglioso, fatto sta che mi ritrovai daccapo, addirittura ritornai coricato, dandole (involontariamente?)un esplicito invito a non ...
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