1. La donazione


    Data: 30/09/2017, Categorie: 69, Erotici Racconti Etero Autore: Chester_Desmond, Fonte: RaccontiMilu

    ... molto in quel frangente, pensai solo ai boxer pari gamba che avevo deciso di mettere quella mattina:erano un po’ aderenti (diciamo pure stretti causa troppi lavaggi) e sgargianti con un abbinamento di colori variabili dal fucsia al turchese e disegni eccessivi perfino per un costume da bagno hawaiano.
    
    Un po’ per questo motivo un po’ per un certo pudore mi limitai a slacciarmi la cintura e solo i primi tre bottoni dei cinque di cui era fornito il mio jeans.
    
    “E così come faccio a infilare lo stetoscopio?” mi rimproverò la dottoressa, che mi sbottonò non senza difficoltà gli ultimi due bottoni e mi allargò il più possibile i lembi del pantalone.
    
    Facendo quell’operazione armeggiò un po’ sulla mia patta, forse mi sfiorò parti che non doveva sfiorare o forse su solo l’imbarazzo, fatto sta che mi sentì la faccia in fiamme.
    
    A quel punto piazzò lo stetoscopio all’interno della mia coscia sinistra, proprio sull’inguine, per sentire i miei battiti attraverso l’arteria femorale. Non mi era mai successo prima ed ero stupito, ma più che altro sentivo le sue dita sfiorare il mio membro che guarda caso era proprio in posizione di riposo sdraiato sul lato sinistro, dove di solito stava.
    
    Non so se fu più il dato effettivo che me lo stava toccando o fu solo l’idea, fatto sta che mi arrivò la tipica sensazione di quando il sangue andava a confluire tutto in un solo, evidente, importante punto e che da lì a poco sarebbe successo qualcosa di poco edificante… E infatti fu proprio ...
    ... ciò che accadde:prima lo sentii inturgidirsi e il fatto che mi sforzassi di non far accadere quel che stava accadendo non fece che peggiorare le cose e dopo poco sentii il mio pene ingrossarsi e indurirsi notevolmente, si alzò e si posizionò in obliquo, troppo costretto e senza spazio in quel tessuto 100% non cotone.
    
    Ormai la frittata era fatta, potevo solo sperare che la dottoressa smettesse o che non si accorgesse o che facesse finta…ma ovviamente non andò così, anzi:
    
    “Hei ma che le succede? Ci credo che non riesco a sentirle la pressione se fa così…” esclamò con tono di rimprovero, non sembrava per niente divertita ma solo sinceramente contrariata e stupita.
    
    Il mio viso aveva assunto tutta la scala di colori che va dal rosa al bordeaux, passando dal magenta fino a sfiorare il testa di moro e balbettai un banale “…mi scusi…non so come mai..”.
    
    “Certo non lo so io” ribattè lei inacidita, “soprattutto da un marito tutto casa e chiesa come lei! Guardi qua che roba, e non l’ho neanche toccata!” fece molto seccata.
    
    Il fatto che mettesse così in evidenza la mia erezione e il tono di rimprovero non fecero che peggiorare le cose, sentii distintamente che andava indurendosi ancora di più, ora era praticamente verticale.
    
    Ormai la figuraccia era conclamata, il mio imbarazzo atroce e scusarmi non era più sufficiente.
    
    “Uno come lei questa condizione dovrebbe riservarla solo alla moglie, o mi sbaglio? Possibile che le basta così poco?”, ormai era un fiume in piena, come ...
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