1. Elena e il calice della concordia


    Data: 29/04/2021, Categorie: Feticismo Autore: 36degrees, Fonte: EroticiRacconti

    ... mai lo faresti?”, mi chiese curiosa. “Per farti stare meglio…”, risposi; “e poi perchè adoro i tuoi piedi”, aggiunsi.
    
    “Veramente ti piacciono così tanto?”, disse lei quasi incredula senza smettere di ansimare.
    
    “Li adoro, te l’ho detto”, dissi ancora.
    
    “E dopo il massaggio cosa faresti?”, continuò Elena senza nemmeno darmi il tempo di riflettere su ciò che stava accadendo.
    
    “Li avvicinerei alla mia bocca per annusarne il profumo…”, continuai.
    
    “E poi?”, chiese sempre più impaziente; “e poi li bacerei…con il tuo permesso, ovviamente”, replicai avendo ormai deciso di togliere qualsiasi tipo di freno alla conversazione.
    
    “Davvero me li baceresti?”, disse Elena come se fosse realmente sorpresa dalla risposta.
    
    “Lo farei”, replicai deciso.
    
    “E…saresti disposto anche a prenderli in bocca?”, aggiunse mentre era ormai palese che anche lei si stesse toccando con intensità sempre maggiore.
    
    “Averli in bocca sarebbe fantastico…ti leccherei una per una tutte le dita come fossero i piedi di una Dea o di una regina”, replicai.
    
    “Ti ho fatto eccitare, di la verità…”, sussurrò la sua voce calda; “abbastanza…”, mi limitati a rispondere sussurrando a mia volta.
    
    “Non è che ti stai toccando?”, mi chiese quindi Elena.
    
    “N-no…”, risposi titubante io; “hai mentito abbastanza per stasera, lo sai?”, replicò lei accennando una risata.
    
    “Va bene lo ammetto, mi sto toccando”, fui costretto a darle nuovamente ragione.
    
    “E’ per via dei miei piedi?”, chiese Elena.
    
    “Direi ...
    ... di si”, risposi ansimante.
    
    “Bravo…devi adorarli…”, disse con un tono di voce che ormai aveva raggiunto livelli da hot line erotica; “scusa ma adesso devo proprio attaccare…stà rientrando mio marito e non vorrei che si insospettisse nel vedermi al telefono a quest’ora…”, aggiunse Elena.
    
    “Nessun problema, tanto sono autonomo”, replicai buttandola sull’ironia.
    
    “Promettimi una cosa…”, aggiunse Elena prima di riattaccare; “cosa?”, risposi io.
    
    “Voglio che continui a masturbarti pensando a me e riguardando il video che mi hai fatto oggi…”, disse; “ai suoi ordini, mia regina”, replicai io.
    
    “E pretendo che al momento di venire tu pensi solo e soltanto ai miei piedi”, disse ancora con tono autoritario; “sarà fatto”, risposi.
    
    “A lunedì allora…poi mi farai sapere come è andata”, disse prima di chiudere la chiamata.
    
    Rimasi per un attimo interdetto riguardo quanto era accaduto; faticavo infatti parecchio a credere che quella conversazione fosse avvenuta realmente tanto che dovetti darmi un paio di buffetti sulla guancia per capire se fossi realmente sveglio.
    
    Aprii la galleria immagini del mio telefono cellulare ed avviai il video; avevo fatto veramente un bel lavoro.
    
    Il video iniziava con una ripresa di Elena a figura intera intenta a dare una pulita al tavolo della sala riunioni con indosso un vestitino scollato che ricordo mi fece immediatamente venire voglia di farle inarcare la schiena sul tavolo e di fotterla senza sosta da dietro per poi proseguire con uno ...