1. La mia padrona di casa è diventata la mia Mistress


    Data: 28/04/2021, Categorie: Lesbo Autore: Ladyslave, Fonte: EroticiRacconti

    ... mentre io gli sbrodolo in bocca i miei umori. Io mi faccio avanti con il bacino, Daniele è in ginocchio di fronte a me che mi tiene le gambe aperte tenendole dal basso. Io quindi mi rilasso e mi lascio andare. Daniele lecca, succhia, mi penetra con le dita. È un ragazzo magnifico. È attento al mio piacere e mi fa raggiungere l’orgasmo
    
    ‘AAAAAHHHHHH!!!! AAAAAHHHHH!!!!!! VENGO DANI! AAAAAAAHHHHHHH!!!!!!!’
    
    Io gli schizzo in bocca mentre le mia gambe vibrano ancora. Lui mi accarezza dolcemente mentre chiudo gli occhi per qualche minuto. Mi bacia dappertutto e mi ripulisce la vulva con la lingua
    
    ‘Amore hai avuto un orgasmo magnifico’
    
    Io gli sorrido, apro gli occhi e, guardando fuori dalla finestra, vedo la piscina. Nella mia dependance non c’è l’aria condizionata e quella sera faceva molto caldo. Mi viene in mente un’idea:
    
    ‘Amore? Spogliati dai che andiamo a farci un bagno in piscina’
    
    ‘Sicura? Ma non avevi detto che non potevi usarla?’
    
    ‘Amore sono le 2 di notte. La padrona di casa starà dormendo’
    
    ‘Ok’
    
    Ci spogliammo lasciando i vestiti nel mio salottino e ci buttammo in acqua completamente nudi. Ridemmo e giocammo in acqua per circa un’ora tra baci e toccatine spinte. I nostri baci si fanno sempre più intensi, la mia mano non riesce a staccarsi dal suo cazzo, i nostri sguardi sono sempre più colmi di desiderio. Ho voglia di mettermi comoda per fare l’amore con il mio uomo. Uscimmo dalla piscina e tornammo nella dependance a fare l’amore nel mio letto per ...
    ... tutta la notte. Lo facemmo in tutte le posizioni, godemmo tantissimo e ci addormentammo nudi alle prime luci dell’alba.
    
    A mezzogiorno Daniele mi sveglia dolcemente porgendomi la colazione che mi ha portato a letto. Mangiammo assieme e alle 13 lui partì per tornare in caserma a Livorno.
    
    ‘Amore allora ci vediamo venerdì prossimo. Ti passo a prendere in macchina che andiamo in traghetto fino in Sardegna. Sei felice amore?’
    
    Io gli sorrisi e lo baciai
    
    ‘Amore, mi manchi di già. Fai il bravo in caserma, ok? Lo sai che sono gelosa’
    
    ‘Tranquilla amore mio. Lo sai che amo solo te. Le ragazze della caserma non sono belle come te’
    
    Ci salutammo e io tornai a dormire ancora un po’. Alle 14 circa, Claudia bussa alla porta. Vado ad aprire ancora assonnata con addosso solo la biancheria intima, noto che Claudia è scura in volto come se fosse arrabbiata e dico:
    
    ‘Ciao Claudia. Qualcosa non va?’
    
    ‘Appena puoi vieni a casa mia che ti devo dire una cosa abbastanza urgente’
    
    ‘Mi vesto e arrivo subito’
    
    Indossai un paio di pantaloncini, una maglietta e le infradito, uscii di casa, attraversai il giardino e suonai il campanello. Claudia mi aprì, ricordo che indossava dei pantaloni neri attillati, una camicetta grigia, scarpe nere tacco 12 e capelli sciolti. Io entrai e la seguii in salotto dove lei si sedette su una poltrona e si rivolse a me con tono arrabbiato dicendomi:
    
    ‘Hai infranto il nostro patto, Lisa’
    
    Io ero spiazzata
    
    ‘Come scusa? Cosa intendi?’
    
    ‘Che ti ...
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