1. La passione per l'eiaculazione precoce (parte IV)


    Data: 27/04/2021, Categorie: Masturbazione Autore: Marta G., Fonte: EroticiRacconti

    Il tempo di riavermi e asciugai con un fazzolettino la sborrata dello sconosciuto. Cinzia era ancora a gambe larghe sullo sgabello con la figa che colava di sperma e umori vaginali. Non potei trattenermi da farle un bidet con la lingua. Sapeva di figa e cazzo e io leccavo avidamente mentre lei mugolava di piacere. Raggiunse l’estasi in pochi secondi premendo il suo monte di venere verso la mia bocca ad ogni ondata del suo orgasmo.
    
    Ancora eravamo solo a metà dell’opera, ma gli uomini che avevamo intorno erano davvero eccitatissimi.
    
    “Adesso Marta tu torna nello sgabello e allarga bene le cosce; ne faccio mettere dieci in fila, uno dietro l’altro, voglio vedere se riescono a scoparti” disse Cinzia.
    
    Chiaramente a me non parve il vero di fare questa prova e così mi sistemai come lei mi aveva richiesto mentre lei sceglieva i dieci fortunati.
    
    Il primo era già eccitatissimo e gocciolante, con il cazzo ancora incappucciato. Cinzia lo fece sistemare davanti alla mia figa aperta.
    
    “Ok, siamo pronti; ora Marta lo aiuto ad infilarlo. Che dici lo scappello?” chiese.
    
    “Non è che se lo scappelli lui viene prima di infilarlo?” risposi.
    
    “In effetti potrebbe succedere, proviamo” disse.
    
    Quindi scappellò il primo uomo che emise un gemito che non lasciava presagire nulla di buono, ma Cinzia fu velocissima e accostandolo alle labbra della mia vagina lo spinse dentro. Probabilmente lui stava già venendo perché una volta imboccato il canale dette un’unica spinta forte e io ...
    ... senti dentro i primi schizzi quando lui non era ancora arrivato in fondo. Continuò a sborrare tenendo il suo cazzo premuto fino in fondo. Ammetto che i suoi schizzi dentro mi dettero un certo piacere. Lo sfilò gocciolante e prima che si mettesse da parte la mia amica fini di pulirlo con la bocca.
    
    Il secondo era circonciso, la cappella era già bella bagnata e la mia amica la appoggiò sulle labbra della mia figa, lo strofinò un attimo e quando vide che era pronto lo infilò. Il ragazzo arrivò fino alla bocca dell’utero con il suo arnese, però se ne restava fermo. Era evidente che stesse per esplodermi dentro e fermandosi cercava di rallentare il tutto.
    
    “Ehi amico, così non vale” disse Cinzia e mentre lo diceva iniziò a palpargli lo scroto con la mano. Chiaramente questo ulteriore stimolo fece perdere al nostro sconosciuto tutto il suo self control e iniziò a dare spinte secche e forti. Alla seconda spinta stava già sborrando, lo disse gridando ma io me ne ero già accorta dal calore che sentivo dentro. Quando uscì il suo cazzo fu accompagnato da un rivolo di sborra che cadde a terra tra i miei piedi.
    
    Il terzo purtroppo ebbe un incidente, quando si trovò davanti la mia fighetta bagnata non resse e venne con densi spruzzi inondandomi pancia e cosce. Cinzia mi ripulì leccando via tutto lo sperma.
    
    Il quarto aveva un cazzo enorme, saranno stati 25 cm e la cappella larga come una lattina di Coca.
    
    “Che cazzo stupendo!” non potei fare a meno di commentare
    
    “Sì, ma vediamo ...
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