1. Prova costume


    Data: 27/04/2021, Categorie: Autoerotismo Erotici Racconti Lesbo Autore: Adamo_Effe, Fonte: RaccontiMilu

    ... accompagna verso i camerini. Sta entrando gente, infatti. Chissà, probabilmente &egrave qualcuno che da fuori si &egrave accorto di ciò che stava succedendo. Tu entri nel camerino sbagliato, quello dove non ci sono i tuoi vestiti. Lasci la tenda aperta, prendi lo sgabello, lo metti al centro e ti siedi. Guardi la tua amica con un’espressione quasi persa nel vuoto, quasi a dirle che ormai non ti puoi più fermare, ormai non te ne frega più niente, succeda quel che succeda. Con le mani ti tocchi e ti palpi le tette, inarcandoti all’indietro, dopodiché allarghi violentemente le gambe, spalanchi la figa e davanti a lei inizi a menartela avidamente senza alcun ritegno, senza alcun pudore, senza alcuna vergogna.
    
    La tua mano si muove freneticamente tra le cosce, le tue dita entrano, escono e sgusciano tra le le labbra fradice della figa con una facilità impressionante tanto &egrave aperta e bagnata, con l’altra mano ti accarezzi e ti palpi energicamente le tette, ansimi e gemi platealmente, mordendoti di tanto in tanto il labbro inferiore della bocca…
    
    La gente si avvicina, sempre di più, la senti arrivare, li senti parlare. E tu sei lì, tutta nuda, intenta a masturbarti platealmente. Più si avvicinano e più godi! Ormai hai deciso, si… ti vuoi mostrare, vuoi farti beccare, vuoi farti vedere… Succeda quel che succeda… Chi se ne frega… Ti senti troia come non mai… Ed eccoli!… Stanno arrivando!… Ci siamo quasi!…
    
    La tua amica, ...
    ... incredula e stupita pure lei da questa tua totale perdita di controllo, decide in extremis di salvarti il culo e proprio all’ultimo secondo tira la tenda del camerino riuscendo a nasconderti (forse), appena in tempo, sul filo de centimetri, praticamente mentre le persone ti stavano già passando davanti. In ogni caso da fuori ti si sente gemere e godere in maniera plateale ed inequivocabile, anche perché proprio in quel momento l’orgasmo ha avuto il sopravvento, inarrestabile, forte, devastante, impetuoso. Ti pieghi in avanti e ti aggrappi alla tenda per sorreggerti. Gli spasmi sembrano non finire mai. Te li gusti tutti, fino in fondo, sudata ed ansimante, sconquassa ma appagata.
    
    Dopo qualche interminabile istante la tua mica infila una mano nella tenda e ti passa i vestiti che avevi lasciato nel camerino a fianco, senza dire nulla, non serve. Ti vesti, ti ricomponi un minimo ed esci, sudata ed ancora piuttosto spettinata. Ma bella, stupenda, gioiosa. E soprattutto sazia e soddisfatta.
    
    Compri il primo dei bikini che avevi provato, quello succinto coi laccetti ai fianchi e più piccolo di due taglie. La tua amica compra invece una maglia leggera, chiara, con spalline sottili e forse un po’ lunghetta. Non se l’&egrave nemmeno provata e lì per lì non capisci. Pagate e sorridendo le chiedi lumi con lo sguardo e con la sola espressione del viso. Lei, riponendo in portafoglio in borsa, ti guarda e ti sussurra
    
    . Ma questa &egrave un’altra ...
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