1. Patty porca 02


    Data: 24/04/2021, Categorie: Hardcore, Tabù Autore: pattytits, Fonte: xHamster

    ... hai presi? –
    
    - ho cominciato presto –
    
    Era chinata leggermente verso di me; il seno sodo davanti ai miei occhi.
    
    Pensavo allo spettacolo che il suo culo offriva all’ignoto guardone. Avevo le sue natiche in mano, le stringevo forte mentre lei piantava il mio bastone sempre più profondamente all’interno del sui intestino. Saliva e scendeva, sembrava quasi si dovesse sfilare. Il suo ritmo aumentava, e le sue tette ballavano libere davanti a me. Gliele presi tra le mani, sentivo i capezzoli duri contro il palmo, le stringevo forte le spremevo. Gemeva. Non so se per il dolore o per il piacere. La strizzavo forte, cercava di sfuggirmi ma ero troppo forte per lei. Le lasciai il seno. Le infliggevo spinte sempre più forti con il cazzo; continuava a gemere, eccitata. Il suo corpo si inarcava all’indietro, teneva gli occhi chiusi.
    
    L’uccello di Simone, grosso e duro, si era impadronito del mio corpo. Mi avevano insegnato a godere con il culo. Le tette si muovevano sotto i colpi che ricevevo. Mi facevano male anche per la strizzata che mi aveva dato.
    
    - Ora toccati, porcona –
    
    Mi aveva preso le mani portandomele sula figa. Le mie poppe erano così strette tra le mie braccia, ancora più in evidenza. Strinse entrambi i capezzoli fra le dita, tirandoli forte, verso di sè
    
    - Sono duri, sei una cagna in calore –
    
    - Mi fai male –
    
    - Mi piace –
    
    - Basta.. Simone.. Basta –
    
    - Ho appena iniziato, se vuoi il mio cazzo devi guadagnartelo –
    
    - Dai … -
    
    Smise di ...
    ... pomparmi
    
    - Allora smetto? -
    
    - Continua… ti prego –
    
    - Sei una puttana cazzo dipendente. Ne vuoi ancora? –
    
    - Riempimi, maiale –
    
    Mi lasciò i capezzoli;
    
    - Mi devi rispettare, troia – rise e contemporaneamente mi diede due ceffoni sulle tette, a mano piena, uno per lato. E subito dopo altri due, dall’alto verso il basso. E ricomincio a fottermi.
    
    Mi venne in mente mia figlia Daniela, messa a pecorina, il suo corpo trafitto da quel cazzone, la sua passerina, che immaginavo stretta allargata e violata da Simone che mentre la scopava le palpava le tettine, le tormentava i capezzoli. Mi stavo bagnando sempre di più.
    
    - Toccati ancora, senza smettere.
    
    Avevo il clitoride gonfio e duro, non ci misi molto a venire. Ululavo mentre Simone tenendomi per i fianchi mi faceva saltare sul suo cazzone.
    
    Patrizia era una cagna in calore; mi stringeva l’uccello con il culo, mungendolo. La sentii venire e la riempii di sborra a mia volta.
    
    Il guardone era sempre lì.
    
    - Certo che hai dato un bello spettacolo –
    
    - Non capisco –
    
    - Girati –
    
    Si voltò verso la finestra e vide l’uomo
    
    - Lo sapevi? – era rossa in viso
    
    - E’ li dall’inizio, conosce il tuo culo meglio di te –
    
    - Mandalo via –
    
    - Lo faccio entrare invece, avrà bisogno di uno sfogo –
    
    - Sei impazzito? –
    
    - Aprigli – si era alzata, nuda l’uomo la vedeva tutta. Le diedi una pacca sul sedere
    
    - Non scherzare –
    
    Le diedi un altro sculaccione, più forte
    
    - Vai –
    
    Andò al citofono, fece s**ttare la ...