1. Resta fermo


    Data: 24/04/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: ziadaniela, Fonte: RaccontiMilu

    Mi fanno ancora male i muscoli. E’ stata una notte davvero intensa. Anche per te, credo.
    
    Eppure sei lì, in piedi, nudo, di fronte al microscopico lavandino della nostra stanza d’albergo portoghese. Il pavimento in legno emana odore di foresta ed umanità. La persiana scalcinata permette alla luce del sole di baciare il tuo corpo perfetto come un lama radente.
    
    Questo strano gioco di luce ti dipinge per quello che sei: una statua di un’eroe ellenico. Un bronzo di Riace, incredibilmente, mio. Osservo le tue spalle da canottiere, la schiena ben disegnata, lo stretto bacino, i tuoi glutei muscolosi, le gambe possenti.
    
    Accarezzo il tuo corpo con i miei occhi che durano fatica a stare aperti. Sono ancora incredula. Tutto quel ben di Dio è toccato a me!!! Neanche un mese fa mi sembravi irraggiungibile.
    
    “Sei sveglia?…” – mi chiedi guardandomi con i tuoi occhi neri attraverso lo specchio
    
    Sospiro languida come per risponderti di sì. Pigri rumori della strada interrompono il ruvido scorrere della lama sul tuo viso. Che gesto maschio quello del radersi!!!
    
    Mi sorridi complice. Nuda, mi stiro sul letto, il piacevole fresco delle lenzuola in lino. Mi lanci un bacio nel riflesso. Ci siamo regalati l’un l’altro stanotte!!! Quante volte lo abbiamo fatto? Non ricordo. L’ultima, probabilmente, sognando anche se sulla mia pelle percepisco ancora il tuo piacere ormai secco.
    
    Come fai ad essere così sveglio?
    
    Ti sciacqui il viso e ti insaponi nuovamente. Seconda passata di ...
    ... lametta per la tua barba fitta e nera. Ah…se ti fossi raso ieri sera!!! Quanto sarebbe stato meglio. Sento ancora la pelle sensibilizzata dal passaggio del tuo viso che, come carta vetro, ha lasciato i suoi maschi segni ovunque tanto che, mi sembra di sentire ancora la tua presenza sul collo, sul seno, tra le gambe.
    
    Sento pulsare tra le cosce. Ma non è il desiderio di farlo nuovamente. E’ il semplice desiderio di te. Ti volti verso di me. Sento una fitta di desiderio ancora più forte che mi impone di toccarmi. I tuoi pettorali, gli addominali scolpiti, il bruno cespuglio di peli che incornicia il tuo membro, stanco, ma sempre affascinante.
    
    “Sei incredibile !!! Hai ancora voglia?…non ti è bastato?…”
    
    “RESTA FERMO!!!…” – gli grido mentre la mia mano è già partita
    
    Che rabbia che mi fai!!! Non capisci? Non è il mio organo sessuale che mi spinge a fare questo. Non è la voglia di godere ancora. E’ un regalo, un dono che ti voglio fare e che parte dal cervello, dal cuore, dallo stomaco. Rimani fermo, ti prego. Fammi soltanto ammirare il tuo corpo, i tuoi occhi. E ti prego, non dire niente. Rovineresti tutto con le tue improprie considerazioni maschili.
    
    Hai un espressione sorpresa mentre mi osservi. Cerco di immaginare cosa vedi. Le mie gambe larghe, le dita che dilatano le grandi labbra come a creare lo spazio per la tua vista. Penetrami con quei tuoi occhi neri…li sento!!! Hai la faccia insaponata, la mano ferma a mezz’aria col rasoio in mano. E stai obbedendo alla mia ...
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