1. Dichiarazione


    Data: 21/04/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Cla85, Fonte: EroticiRacconti

    ... Cos’è, pure questo è tradimento? E allora alle cene che organizziamo dove c’è anche lui perché non vieni?”
    
    Non so come uscirne… osservo il bancone del bar affollarsi per l’aperitivo, intanto cerco di pensare cosa dire ma non ci riesco, non mi viene in mente niente…sento i brividi e non fa freddo.
    
    “Oh ma neanche mi guardi??”
    
    Non so se fai finta o proprio non capisci…In ogni caso il tuo atteggiamento così diretto mi irrita. Basta non voglio più mentirti, e comunque non ci riesco quindi tanto vale dire la verità.
    
    Ti guardo dritto negli occhi e inevitabilmente il mio respiro si blocca per un attimo. Mi chiedo se sia normale a più di trent’anni tutta questa fatica. Riprendo fiato e con un sorriso che stempera un po’ l’imbarazzo mi butto.
    
    “Il fatto è che mi distrai. Se ti guardo non riesco a ragionare. E non so se è tradimento, non so bene dove sia il confine... Perché mentre parli ti guardo le labbra e penso che vorrei baciarle, sentirne la morbidezza, il sapore, vorrei leccarle e chiuderle delicatamente tra i denti. Vorrei sentire il tuo respiro sul mio viso, inspirare solo e soltanto l’odore della tua pelle. Quando ti muovi e la maglia si sposta immagino di infilare le mani sotto la stoffa, di percorrere con le dita la tua schiena, disegnare ogni curva, scorrere l’incavo della spina dorsale. Vorrei toccarti e premere e stringerti più forte per avere la percezione che ti ho tra le mani. Vorrei baciarti il collo, sfiorarti l’orecchio. Esplorare il tuo corpo per ...
    ... scoprire cosa ti fa vibrare, cosa ti eccita di più, cosa ti fa fermare. Vorrei assistere al momento in cui la tua pelle inizia ad imperlarsi di sudore, vorrei sentire il tuo calore e la carica che sprigioni quando inizi a godere. Se siamo nella stessa stanza non riesco a fare a meno di cercarti con lo sguardo, di provare a esserti più vicina, a sentire il suono della tua voce e a osservarti ridere. Quando racconti di quanto sei stressato per il lavoro mi piacerebbe farti rilassare…ti offrirei un bel bicchiere di vino, ti farei sedere comodo su una poltrona, più o meno come sei adesso. Inizierei massaggiandoti le spalle e il collo per sciogliere la tensione. Ti bacerei vicino alle labbra, poi sul petto, e a poco a poco scenderei fin sotto l’ombelico. Spesso ho immaginato di sbottonarti i pantaloni e sfilarteli via. Ti massaggerei le cosce stando attenta a non toccarti altrove. Cercherei come ossigeno l’odore del tuo sesso. Ti abbasserei l’elastico e inizierei a baciarti e a leccarti… ti introdurrei delicatamente tra le mie labbra, per assaporarti e succhiare…tutto, ancora e ancora. Lo farei con lentezza per poter sentire attraverso la mia bocca la tua forma, la tua pelle liscia e umida, il sapore che hai. E vorrei sentirti pulsare. Immagino di portarti al limite, di darti piacere e intimamente guardare la tua espressione mentre raggiungi l’orgasmo. E tratterrei tutto di te, non lascerei cadere neanche una goccia…”
    
    Deglutisco. Sono accaldata, il volto e il collo sono arrossati. ...