1. Il paese dei cornuti


    Data: 20/04/2021, Categorie: Hardcore, Maturo Prime Esperienze Autore: maturepassion72, Fonte: xHamster

    ... le nostre mani smanettavano i nostri sessi. Sentivo la sua fica bagnata e non persi tempo a tuuffarmi con la bocca tra le sue cosce. Era una bella fica grassoccia che una volta allargata mi mostrò un clitoride enorme, quasi un cazzetto da spompinare. Non mi feci pregare e iniziai a leccare i suoi umori,a succhiarle il clitoride e a sgrillettarla con due dita nella passera. Il primo orgasmo non tardò ad arrivare, accompagnato da un rivolo di succo che fuoriuscì dalla vagina. La cosa le creò quasi imbarazzo: "scusa, non volevo."
    
    La signora Mariella aveva la capacità di squirtare ma il marito non aveva mai gradito la cosa e lei quasi se ne vergognava. Non sapeva che in me aveva trovato l'amante ideale per dar libero sfogo a tutti i suoi orgasmi.
    
    Non le dissi niente, continuai a scoparla con la lingua e con le dita fino al punto di procurarle volontariamente un orgasmo liquido devastante. Schizzò umori direttamente sulla mia faccia e nella mia bocca. Urlava di piacere...
    
    Le aprii bene le cosce e cominciai a strusciarle la coppola dal buco del culo al clitoride.
    
    Lei godeva... non si fermava più e squirtava pure mentre il mio uccello duro la stantuffava senza ritegno.
    
    Mi montò sopra, si mise l'uccello in fica e continuò a scoparmi. Sentivo i suoi umori caldi colarmi ...
    ... sull'uccello e la sborra risalire prepotentemente dalle palle. Non potevo fermarmi proprio ora. Dovevo farla godere come una cagna.
    
    Affondavo colpi sempre più profondi mentre mi riempivo la bocca con le sue mammelle da vacca. La sentivo sospirare, gemere e urlare in contemporanea ad ogni suo schizzo. Avevo il cazzo fradicio dei suoi umori e decisi di farglielo assaporare condito dei suoi succhi. Mi sdraiai, la misi con la ficona sulla mia faccia e assaporai ogni goccia del suo piacere mentre lei succhiava il mio uccello bagnato della sua voglia.
    
    Stavo per venire e lei, sentendo la cappella sempre più gonfia, se la trangugiò sempre più in fondo.
    
    Passò qualche secondo e mi prosciugai le palle svuotandole in gola ogni goccia di sperma caldo.
    
    Si tirò su soddisfatta, appoggiò la sua bocca alla mia e mi passò un pò del mio sperma caldo.
    
    Il mio uccello non ne voleva sapere di ammosciarsi e il lavoro chiamava. La mattinata passò tranquilla, quasi non fosse successo nulla, il marito di Mariella tornò per pranzo e rimase pure contento del lavoro fatto. Adesso sono certo che in paese c'è un cornuto in più e una femmina triste in meno.
    
    Con Mariella ci siamo rivisti in giro per il paese e gli sguardi che ci siamo dati non lasciano adito a dubbio alcuno: prima o poi ci rivedremo. 
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