1. Valerio Stalimbeni e le origini del Mito(3)-Il sentiero OScuro


    Data: 19/04/2021, Categorie: pulp, Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    ... piazza. Lei si avvia in quella direzione. Poi, di colpo, il selciato cede, diventa fango. LA chiesa sembra sciogliersi come olio nell’acqua. Una figura ammantata di nero, imponente, si pone di fronte alla donna e le punta contro il dito “Il tuo pegno”
    
    “Non ho ancora finito! Non lo ho ancora trovato”
    
    “Hai dato la tua promessa. Appartieni a me, ti ho liberato”
    
    “Ho detto anche che prima volevo trovare il Vaso”
    
    “Ma non lo hai ancora trovato”
    
    “Ci vuole tempo. Lui.. Lui non era più lì. E nemmeno la custode. Spariti. Non so dove siano finiti”
    
    “Vuoi continuare a cercare?”
    
    “Sì, sì, devo cercarlo”
    
    “Allora mi dovrai lasciare un pegno”
    
    “Quale? Qualsiasi cosa?”
    
    “Io voglio lei” dice l’ombra
    
    “Cosa? Mia figlia?”
    
    “O lei o te. Se mi lasci lei, rimarrà con me, fino a che tu non concluderai la ricerca. Se rimarrai tu, allora il Vaso rimarrà disperso ancora per molto, molto tempo”
    
    La decisione viene presa in poco tempo. Una lacrima scende lungo la guancia destra “Va bene” distende le braccia, dona il fagotto “Avrai mia figlia per tutto il tempo che tu vorrai”
    
    “Bene” sorride la titanica ombra afferrando il fagotto
    
    La scena diluisce, le immagini diventano vortici di tenebra. Una donna giovane, nuda, grandi seni, con due mani che glieli strizzano. Sta cavalcando il corpo di uomo muscoloso. Non si vede il volto di lui ma, lei è una donna bellissima che sembra uscita da una rivista di moda. Longilinea, spalle larghe, fianchi stretti e sinuosi. Il sesso le ...
    ... appartiene, come l’uomo che ha di sotto. Estasi sublime. L’uomo ansima, grida. Amy si sente un’intrusa, una guardona. Si mette le mani tra le gambe e incomincia a masturbarsi. L’uomo geme forte, urla “Non ti fermare!” Amy aumenta la frizione con le dita.
    
    La donna ha una bellezza antica, i capelli neri e lisci che riflettono la luce di un cielo stellato. Continua a muoversi, i seni che oscillano e rimbalzano. Dalle labbra s’intravedono due denti appunti più lunghi del sonno. Lei si abbassa velocemente, verso il collo dell’uomo, forse per baciarlo. E, mentre Amy raggiunge l’orgasmo con la masturbazione, la donna affonda i suoi denti nella giugulare dell’uomo. Il sangue sprizza ed esce a fiotti ma, l’uomo sembra non accorgersene, mentre lei continua a mordere, a succhiare, a scopare.
    
    Poi, la donna smette, mentre l’uomo ricade all’indietro, gli occhi bianchi e un fiume di sangue che gli lorda il collo e il petto. E la donna che prende a lappare il liquido rosso del sangue e quello biancastro dello sperma. Lui è ancora vivo, allunga le mani verso di lei “Dammene ancora mia Regina. Ancora” e lei lo accontenta, azzannandolo, strappandogli le carne e i muscoli.
    
    E lui, nell’estasi del dolore, che ride.
    
    Poi, la donna si alza, meravigliosamente nuda e osserva il punto dove l’uomo è caduto in mezzo al suo sangue. Amy non lo vede ma ode un rumore strano, come di ossa che si spezzano. E urla, questa volta di dolore. La donna gli tende la mano e dice “Ora alzati, Calibos”
    
    E ...
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