1. In vino veritas


    Data: 18/04/2021, Categorie: Etero Autore: Hollywood, Fonte: RaccontiMilu

    ... Se a questo aggiungiamo la mia naturale propensione alle donne impegnate ed al portarle al loro limite allora potete solo immaginarvi con che forza le mie anche sbattessero su quel culo. Credo che sia abbastanza comune per un uomo, quando una donna si concede così, cercare il limite ed io lo cercai sia nel ritmo, nella profondità e nella tipologia di penetrazione che variava dal tutto dentro al fuori e dentro veloce.
    
    Mi fermai solo perché percepivo che iniziava ad essere provata e temevo chiudesse i giochi li. Allora estrassi il mio piccolo amico, andai in bagno per dargli una pulita e ritornai da lei per l’assalto finale.
    
    Finimmo al contrario di come avevamo iniziato: stavolta era lei seduta a gambe aperte sul divano ed io sopra.
    
    Ci distendemmo in posizione classica, uno sopra l’altro e mentre lei si teneva le gambe aperte tenendosi le mani sotto le ginocchia, io affondavo a più non posso colpi di cazzo in quella figa che ormai percepivo come deforme. Ormai non sentivo niente di lato, sentivo solo che urtavo qualcosa con la punta, soprattutto quando, alla ricerca della massima profondità, le presi le gambe e le portai le ginocchia all’altezza del seno.
    
    Furono dieci minuti più da violenza sessuale che da scopata. C’era ormai un sottile desiderio di castigare e sfondare piuttosto che cercare ...
    ... una semplice venuta. La cosa bella era che a Camelia piaceva così e quando iniziai a sentire lo stimolo di venire, il mio cazzo si ingrosso ancora tanto che, venendo insieme, Camelia dovette nuovamente fermarsi per delle fitte.
    
    A quel punto però la frittata era fatta. Le avevo svuotato le palle dentro.
    
    Ci volle almeno mezz’ora prima che uno dei due riuscisse a proferir parola. Eravamo sfiniti.
    
    Passammo l’ora successiva a parlare e mi disse che aveva già deciso di troncare col presidente per ritornare nel suo paese natale dove la sua famiglia benestante le avrebbe aperto un ristorante per gestirlo col fratello.
    
    Mi disse anche che si era scopata o aveva semplicemente spompinato in tempi diversi, altri ragazzi della squadra ma che con nessuno aveva fatto sesso anale. Mi raccontò di qualche sua peripezia adolescenziale, dell’orgia cui aveva partecipato a 18 anni e del suo desiderio di provare, un giorno, un cazzo nero. Il mio presidente si era trovato una troia con i fiocchi insomma, anche se con lui ammise di fare il minimo sindacale.
    
    Me ne andai dopo una doccia che facemmo insieme e che lavò via i segni di qualche ora di follia. Da quel giorno sono passati ormai 7 anni ed ancora adesso, quando mi moglie non &egrave nei paraggi, le scrivo degli sms ai quali spesso mi risponde con foto in intimo. 
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