1. Naike: conclusione


    Data: 18/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... lui e puoi tornare la prossima settimana con un altro acconto.”
    
    “No, non se ne parla nemmeno.” disse con voce decisa e quindi ribadì: “no! Adesso ce ne andiamo.”
    
    “Come vuoi. Ma domani passiamo da te per la casa.”
    
    Ritornammo in macchina e ce ne andammo. Dopo qualche minuto scoppiò a piangere e ci fermammo.
    
    “Scusa, non dovevo farti entrare. E’ tutta colpa mia. Che schifosi, volevano te. Ma non potevo lasciarglielo fare. Magari trovo una soluzione. Non so cosa ma… Sei troppo importante nella mia vita per lasciarti nelle mani di quei due schifosi” e riprese a singhiozzare.
    
    Chissà come ma mi venne l’idea che forse si poteva fare. In fondo sarebbe stata solo un’oretta di sesso, come avevano detto...
    
    Ma se non c’è altra soluzione...
    
    “Non lo dire nemmeno per scherzo! Meglio perdere la casa che perdere te.”
    
    Si, ma non mi perdi… e non perdi neanche la casa...
    
    “Ma hai capito cosa vogliono da te?”
    
    Si, ho capito. Vogliono fare sesso con me. Ne ho già fatto tanto con te...
    
    “No, no, no!” continuò piangendo: “meglio la casa.”
    
    Manuel, tra noi non cambierà nulla. E’ un po’ come con qualche signora che ti fai...
    
    “Dio! Dio! Lo sai! Sai anche questo e continui a vedermi...”
    
    Lo sanno tutti al club.
    
    “E non mi hai mai detto niente. Dio come sei meraviglioso e io… io sono uno stronzo. Mi faccio schifo. Ti ho tradito con delle culone e non ho mai capito quanto mi volessi bene. Ma da adesso ci sarai solo tu. Dai andiamo, ti porto a casa.”
    
    No, ...
    ... restiamo, digli che mi va bene. Digli che torniamo.
    
    “Ti prego, no!”
    
    E’ l’unica soluzione e poi cosa vuoi che succeda che non ho già fatto...
    
    “E lo fai per me?”
    
    Feci di si e mi abbracciò e baciò come non ricordavo avesse fatto mai.
    
    Chiamali.
    
    Asciugandosi gli occhi fece il numero e li informò che stavamo tornando per fare quello che avevano detto.
    
    Mi accompagnò fin sul cancello e, come si aprì, mi diede un altro dolcissimo bacio e, ancora con gli occhi lucidi si diresse verso la macchina bisbigliando: “ti aspetto qui fuori.”
    
    “Dov’è Manuel?”
    
    In macchina, risposi mentre l’uomo lo chiamò dicendogli di venire in casa e appena entrò: “se te lo scopi allora devi restare. Così almeno vedi cosa vuol dire non onorare gli impegni di gioco.”
    
    il viso gli si trasformò in una bruttissima maschera ma io gli feci segno con la testa che andava tutto bene.
    
    “Forza ragazzo, spogliati. Quanti anni hai?”
    
    “Ha un nome. Si chiama Naike” intervenne Manuel.
    
    Diciotto risposi.
    
    “Naike? Ma che cazzo di nome è?”
    
    “Bene Naike, adesso spogliati.” tagliò corto il vecchio.
    
    Lentamente mi tolsi tutto davanti ai loro occhi e restai completamente nudo in mezzo alla stanza.
    
    “Proprio un bel bocconcino. Ma dove lo hai rimediato uno così? A tennis?” e rise sguaiatamente: “bella la vita dei maestri, trovano da scopare sempre...”
    
    Mi si avvicinò e con la mano iniziò a palparmi il sedere. Stringeva con forza e faceva male, quindi mi afferrò per le palle intimandomi di ...
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