Sborrata e fuga - Racconti Erotici

Sborrata e fuga

... giovane era ancora interamente vestito, maglietta cascante e larghi pantaloncini al ginocchio, quanto la bellezza straordinaria del volto: una bellezza solida, virile, ribadita dal naso pronunciato e appena addolcita dalle labbra sensuali e da due occhi luminosi.

Si sentì subito un rimescolamento per tutto il corpo e, continuando a tenere gli occhi appena socchiusi, a limite della visibilità, si accinse a seguire l’imminente svelamento delle meraviglie ancora celate.

Chiacchierando a voce bassa con la ragazza, il nuovo arrivato sistemò per terra alcune stuoie, poi si tolse le scarpe e, raddrizzatosi, si sfilò la maglietta, che stese sui rami di un vicino cespuglio, con l’evidente intenzione di farla asciugare. Al movimento che fece, Franco si accorse con un brivido che i suoi pantaloncini erano bagnati per largo tratto al cavallo e fece fatica a trattenere un sospiro di desiderio: gli indumenti intimi di un ragazzo fradici di sudore avevano per lui un richiamo erotico a cui difficilmente riusciva a resistere.

Sperò con tutta l’anima che si togliesse i pantaloncini e si mostrasse in mutande… doveva avercele senz’altro appiccicate addosso… con un po’ di fortuna sarebbe riuscito a discernergli il profilo del cazzo… magari, visto che la spiaggia era ormai semivuota e lui “dormiva”, si sarebbe tolto tutto, prima di infilarsi il costume… Ma quello raccolse da terra un telo da bagno, se lo avvolse ai fianchi e poi, dandogli le spalle, cominciò a contorcersi per sfilarsi ...

... quanto portava sotto.

Che palle!, pensò Franco con una punta di delusione, mentre il giovane sgambettava fuori da un mucchietto informe di indumenti, che andò a stendere accanto alla maglietta.

Muovendo impercettibilmente la testa, Franco riuscì ad allungare lo spazio visivo fino al cespuglio, ed ecco lì esposto alla piena luce del sole un paio di mutande, visibilmente bagnate.

Stavolta gli fu più difficile trattenere un sospiro, tanto era l’ondata di libidine da cui si sentì sommergere.

Quando finalmente riuscì a distoglierne lo sguardo, si accorse che il giovane aveva nel frattempo indossato il costume da bagno e si era disteso sulla stuoia accanto alla ragazza. Per fortuna era dalla sua parte e, trovandosi in posizione testa-piedi, Franco aveva tutto l’agio di rimirarselo, non solo potendo continuare a fingere di dormire, ma soprattutto da una visuale da sotto in su quanto mai comoda.

Purtroppo il giovane aveva indossato uno di quegli odiosi boxer a mezza coscia con mutandina incorporata, che nascondono praticamente tutto; ma questi perlomeno erano abbastanza larghi e magari, con un briciolo di fortuna, sarebbe riuscito a sbirciare abbastanza in profondità all’interno della coscia.

I due fidanzati si scambiarono qualche battuta, poi chiusero gli occhi e se ne stettero distesi a godersi il sole.

Fingendo, allora, di svegliarsi giusto allora, Franco si tirò a sedere, guardandosi attorno con aria assonnata. Dopo una panoramica studiatamente ampia e lenta, ...