1. Sborrata e fuga


    Data: 18/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    Franco si guardò attorno con aria speranzosa, poi si aggiustò l’uccello nello slippino da bagno che indossava e tornò a immergersi nella lettura del suo libro. Non che fosse lì a battere, certo che no, ma gli faceva piacere che ci fosse nelle vicinanze qualche bel giovanotto ad assicurargli un piacevole guardare, le volte, ogni tanto, che sollevava gli occhi dalle pagine del libro.
    
    Ma quel giorno i bei giovanotti erano latitanti, solo qualche rachitico con la sua ragazza, o qualche marito imbolsito prima del tempo con moglie e figli a seguito.
    
    Franco amava quella spiaggetta sul lago. Non era molto grande e ci si arrivava anche con una certa difficoltà: bisognava lasciare la macchina in un parcheggio ad una certa distanza e poi scendere per un sentiero abbastanza scosceso. Ma era proprio questo il lato positivo: i frequentatori erano scarsi e la quiete assicurata. Il lato negativo? Beh, che per la maggior parte i frequentatori erano coppiette in cerca di posti tranquilli in cui concedersi magari una discreta limonata, o famigliole ecologiche alla ricerca di angoli naturali.
    
    E qui di natura ce n’era parecchia: le onde leggere, appena mosse da qualche lontano motoscafo si smorzavano con un sussurro nella ghiaia sottile; oltre la breve spiaggia, Franco aveva davanti a sé la distesa azzurra del lago fino all’altra sponda, diversi chilometri più in là; alle sue spalle, invece, dopo una striscia di prato, l’erta del monte folta di siepi e macchioni, tra i quali si ...
    ... inerpicavano diversi sentieri per perdersi chissà dove: quello che si dice un posto incantevole, insomma, e per fortuna ancora abbastanza incontaminata.
    
    Franco guardò l’orologio: erano quasi le tre del pomeriggio, ormai difficilmente si sarebbe fatto vedere qualcuno, perlomeno qualcuno di interessante. Allora chiuse il libro, lo ripose sotto la borsa posata lì vicino e si girò a pancia in giù, poggiando la testa sulle braccia incrociate. Tanto valeva arrostirsi un po’ anche la schiena.
    
    Chiuse gli occhi, pensando a qualcosa; ma subito il pensiero si perse in mille meandri e Franco si assopì.
    
    Fu un fruscio nelle vicinanze a destarlo poco dopo, o forse un richiamo più profondo: socchiuse, allora, leggermente gli occhi e quello che vide gli snebbiò all’istante la testa. Si sforzò di tenere le palpebre appena sollevate, temendo che l’evidenza del suo interesse, magari equivocata, potesse infastidire i nuovi arrivati. Sapeva per esperienza come, accorgendosi di essere osservati, gli etero il più delle volte reagissero male, mostrandosi seccati e assumendo modi impacciati, quasi non sentendosi più a loro agio.
    
    E Franco non voleva assolutamente che questo avvenisse. A pochi metri da lui infatti si era fermata un coppietta, con ogni evidenza di fidanzati: lei abbastanza insignificante, come spesso succede, ma lui era un esemplare di maschio di tutto rispetto. Alto sul metro e ottanta, non era tanto l’armoniosità del suo fisico ad attirare l’interesse di Franco, anche perché il ...
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