1. 045 – Diana e lo stupro di gruppo 2


    Data: 18/04/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Il capo slegò mio padre e minacciandolo con il coltello, lo spinse fin davanti all’uscio, poi, sotto la minaccia dell’arma, gli fece cenno di aprire, lui obbedì e aprì la porta, sulla soglia comparve Giorgia, la mia sorellina che faceva rientro a casa. Lei, biondina, molto carina e dolce, alta un metro e sessanta, occhi verde chiaro, snella e come me, indossava una terza misura di reggiseno. Bel sederino, portava i capelli lunghi oltre le spalle, lisci e lucenti”’..
    
    ‘Ciao pà, come và?’
    
    ‘Eeemmm, bene, bene, entra’..’
    
    Appena varcò la soglia dell’uscio, fu subito agguantata e buttata sul divano, mio padre, fu fatto sedere ancora sulla sedia. Non lo legarono, ma lo minacciarono, facendogli balenare il coltello vicino al viso”””..
    
    ‘Se ti muovi di lì sei morto! Hai capito stronzo??’
    
    ‘Si, si ho capito, stai calmo, ho capito!’
    
    Giorgia, sbalordita e impaurita, piangeva singhiozzando e raggomitolata sul divano, si teneva le gambe flesse contro il petto ed il viso appoggiato sulle ginocchia. Dalla mia posizione notai che con quell’atteggiamento e la gonna cortissima, lei mostrava il sottile perizoma bianco, che a stento gli copriva la fighetta pelosa. Contrariamente a me lei non si depilava e il pelo, ancorché biondo, fuoriusciva lateralmente dalle mutandine, rendendo lo spettacolo ancora più eccitante.
    
    Fui fatta sedere su una sedia e il mio buchetto posteriore, iniziò a trasmettermi delle violente fitte.
    
    Chiesi se potevo andare in bagno a rinfrescarmi e il ...
    ... capo, incaricò uno dei due, che mi avevano appena inculato, ad accompagnarmi. Entrai e lui volle entrare con me, io mi spogliai e mi infilai sotto la doccia e lui, mentre mi lavavo, estrasse ancora il cazzo dai jeans e iniziò a masturbarsi lentamente. Avevo il culo e la figa dolenti, eppure nel vedere quel bel cazzo duro, mi sentivo eccitata e morivo dal desiderio di succhiarglielo fino a ingoiare il suo sperma caldo. Cercai di distrarmi e spostai il variatore di calore del rubinetto, totalmente verso l’acqua fredda poi, ci rimasi fin quando riuscii a resistere, infine, percorsa dai brividi, chiusi l’acqua ed uscii. Lui mi guardava muto e intanto accelerava la sega, compresi che stava per sborrare, quando fece un paio di passi verso di me e mi appoggiò il cazzo sul ventre, in quel preciso momento, vidi gli zampilli iniziare ad uscire dal meato dilatato del suo glande paonazzo e lucido, poi li percepii depositarsi, colanti sulla mia pancia. Lui mi pulì con le dita scrollandole poi per far cadere lo sperma, denso e appiccicoso, dentro il candido lavabo, io eliminai ciò che restava asciugandomi il ventre con l’asciugamani di spugna e gli sorrisi con malizia in modo complice e partecipe; lui in risposta mi accarezzò dolcemente il viso. Mi infilai la maglietta e la gonna e uscii, invece di andare verso la sala, mi infilai in camera mia, sempre seguita dal mio amante/segugio, aprii un cassetto e mi infilai un paio di mutandine pulite e un salva slip. Quindi uscimmo e ci riunimmo al ...
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