1. Il gioco del dottore - atto 2 - l'affondo anale


    Data: 17/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: ClubGodo87_II, Fonte: Annunci69

    ... seduto, non riuscii a negarmi e lo presi in bocca senza toccarlo con le mani.
    
    Il gusto intenso del cioccolato si univa al calore del suo glande ormai turgido. Iniziai a lucidarlo, cercando di assaggiare la panna più a fondo che potessi, finendo ad un paio di centimetri dal suo addome.
    
    Sporco di cioccolato come un bambino goloso, iniziai a prenderci gusto..abbassando la testa ed andando a leccargli le palle..come fossero vere sfere di profitterol.
    
    Il suo sguardo mi fece capire quanto stesse gradendo, tanto che afferrò un bignè e mi imbrattò le labbra per vederle ancor più lucide.
    
    Dopo poco, mi prese per i fianchi e mi fece piegare sul tavolo. Con un gesto velocissimo mi sfilò i pantaloni, ritrovandomi la sua faccia tra le natiche.
    
    Tirando verso il basso le mutande, agguantò il mio ano con la sua lingua bollente.
    
    Per l'irruenza e la fermezza dei suoi gesti, rimasi per un istante senza fiato.
    
    Con un dito prese altro cioccolato dal vassoio e lo spalmò come stucco sul bordo del mio sfintere.
    
    Lo ripulì in pochissimi istanti con caldi tocchi di lingua rapidissimi: scosse elettriche di piacere.
    
    Ero in estasi. Le gambe si divaricavano quasi naturalmente, facendogli capire quanto avessi voglia di ricevere il suo grosso regalo di fine pasto.
    
    Infilò due dita, sicuro di trovarmi già abbastanza rilassato per accoglierle..e così fu.
    
    Mi sditalinò per diversi minuti, senza mai staccare la lingua dal buco mentre mi penetrava in maniera decisa.
    
    Non riuscendo ...
    ... più a resistere, gli chiesi di trombarmi. Ero da troppo in attesa di essere montato come la panna del suo famoso profitterol.
    
    Sputò sul suo uccellone e lo puntò verso di me. Senza avvisarmi spinse e lo accolsi tutto in pochi attimi.
    
    Cioccolato e saliva si unirono in un dolce lubrificante, facendomi sentire un profumo inebriante tra un affondo e l'altro.
    
    Ero completamente immobile, tenuto fermo dalla testa con la faccia contro al tavolo ed il culo all'aria.
    
    Ormai senza resistenza, entrava ed usciva da me con il suo immenso traliccio di carne, stimolando ogni punto del mio corpo in un intenso connubio.
    
    Stanco della posizione, mi mise con le ginocchia sul tavolo, così da spalancare ancor di più le natiche verso di lui. Questa volta infilò tre dita, per poi prendere una delle bottiglie di vino che avevamo consumato per cena.
    
    Gli chiesi che cosa avesse in mente, un pò preoccupato.
    
    Mi tranquillizzò e diresse l'imbocco della stessa dentro di me. Molto contrariato iniziai a sentire il liquido alcolico che colava dentro al culo, freddissimo.
    
    Con un gesto quasi violento tirò fuori la bottiglia e si avvicinò con la bocca al mio ano, come fosse una botte di pregio. Mi ricominciò a leccare e iniziò a gustarsi tutto il vino che stava nuovamente uscendo da me.
    
    Una sensazione indescrivibile, come dopo tanti orgasmi subiti.
    
    Non contento, mi fece adagiare su un fianco e leccandomi i capezzoli cominciò ad incularmi sempre restando in piedi. Il suo cazzo era ancora ...