1. Un ragazzo come tanti


    Data: 17/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: JackMaster, Fonte: RaccontiMilu

    È un caldo mercoledì di fine giugno. Il sole ha da un po’ superato lo zenit e sta iniziando la sua lenta discesa verso l’orizzonte. In lontananza, dal paese, si sentono i rintocchi del campanile che segnano le tre e mezza del pomeriggio.
    
    Come tutti i giorni feriali, Jack si alza dal letto, fa un salto veloce in bagno a lavarsi il viso, sale in macchina e si dirige, ancora con gli occhi assonnati, verso il bar del paesino. Non è lontano da casa sua, poco più di quattro chilometri, ma la sua velocità di crociera li fa sembrare otto.
    
    I campi coltivati, il corso d’acqua, le case vecchie e nuove. Tutto è rimasto uguale a ieri, e a Jack sta bene così; non ama i cambiamenti improvvisi, gli piace avere il tempo di godere di ciò che è, prima di prendere in considerazione un eventuale modifica, anche se volta al miglioramento. È fatto così.
    
    Arrivato al solito bar, trova la solita barista: Elisa, una ragazza mora, capelli lunghi fino a oltre metà schiena raccolti in una coda di cavallo, occhi verdi, labbra sottili, un fisico ben proporzionato, a parte forse il seno un po troppo prosperoso nel complesso, ma comunque non esagerato, il tutto corredato da un carattere forte e deciso: una ragazza che sa quello che vuole e come ottenerlo.
    
    Non c’è dialogo tra i due. Lui entra, fa un cenno di saluto, lei ricambia e si gira verso la macchina del caffè, prepara un espresso e glielo porge, gli versa lo zucchero nella tazzina e lo mescola; poi alza lo sguardo incrociando il suo sorriso, ...
    ... e sorride di rimando. Tutto questo è ormai un rituale da mesi, da quando Elisa, dopo averlo servito in seguito a sue esigenti richieste, ironicamente gli chiese: “vuoi anche che te lo beva?” e lui, sempre ironicamente: “quello no, ma magari puoi zuccherarlo e mescolarlo”.
    
    Lui beve il suo caffè ed esce a fumare una sigaretta sotto il portichetto in legno.
    
    Si siede allo stesso tavolino di sempre, estrae dal pacchetto il “suo vizio”, la mette tra le labbra e la accende; in quel momento si accorge di non essere solo. Tre ragazze, mai viste prima, sono sedute qualche tavolo più in là e si sono appena riaddentrate nei loro discorsi, interrotti giusto qualche momento prima, per vederlo entrare.
    
    Non ci fa molto caso. Loro sembrano abbastanza prese dalla loro discussione, e lui si sta appena riprendendo dal sonno. Non capisce cosa dicono, ma può notare l’assortimento di bellezze che si trova davanti: la mora, la bionda e la rossa, fisici slanciati, ben proporzionati e sanno come far risaltare ciò che vogliono esporre, mettendo a nudo certe porzioni di corpo, nascondendone altre e velandone altre ancora.
    
    Questo spettacolo però finisce presto.
    
    Un ragazzo marocchino dopo aver bevuto un caffè, si fa notare dalle ragazze che, senza fretta, si dirigono verso di lui e in sua compagnia abbandonano il bar. Si ritrova così di nuovo solo a finire di fumarne una e poco dopo ad accenderne un’altra. Elisa, vistolo ripreso dal sonno si siede vicino a lui accompagnata da un: “Come va? ...
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