1. In autobus verso Catania


    Data: 16/04/2021, Categorie: Masturbazione Autore: simonehappysun, Fonte: EroticiRacconti

    [Da un po' non racconto di Paola, forse è arrivato il momento di creare una nuova storia]
    
    L’ultimo viaggio in autobus è stato molto divertente. La domenica sera il viaggio verso Catania è esclusivamente pieno di universitari, che ritornano alle loro sudate carte. Così anche io.
    
    Sento i vari gruppetti di ragazzi che si organizzano per la serata Catanese, chi uscirà, chi si farà la serata in disco… io me ne sto nella mia tutona di certo non molto femminile nè tantomeno sexy. Tuta e nient’altro come sempre.
    
    Ho le mie cuffie e la mia musica e sinceramente voglio escludermi da tutto il resto.
    
    Il sedile accanto al mio è libero quindi non perdo tempo a sdraiarmi e ad occuparmelo.
    
    Mi rilasso seguendo la musica, occhi chiusi, con una mano sotto il felpone ad accarezzarmi la pancia.
    
    A circa metà strada, ritorno alla realtà a causa di una telefonata della mia coinquilina, che mi annuncia di essere in ritardo ma che comunque sarebbe venuta a prendermi in auto alla fermata di arrivo.
    
    Mi sgranchisco un po’ e mi rendo conto che nonostante tutto, non sono passata inosservata: due ragazzi nel sedile accanto al mio confabulano tra loro, buttando l’occhio.
    
    Decido di divertirmi un po’ per trascorrere l’ultima parte di viaggio.
    
    Così mi sdraio di nuovo e comincio a sfiorarmi, dapprima l’interno coscia, poi infilo la mano sotto la felpa e ricomincio ad accarezzarmi l’addome.
    
    Le mie dita sono morbide, mi provocano solletico ma nel frattempo tanta eccitazione, ho ...
    ... voglia, la mia mano sale sempre più su fino al seno che comincia a fare capolino dalla felpa… mi soffermo leggermente, aprendo gli occhi per cercare conferma dell’essere vista, ed infatti è così!
    
    La mia mano continua a salire e scendere mostrando la rotondità del seno ma senza farlo uscire del tutto. Mi rilasso un poco per poi riprendere a scendere verso la mia patata umida e accalorata sotto il pantalone bianco della tutta.
    
    I ragazzi sono talmente concentrati che non si accorgerebbero di nient’altro all’infuori di me. Spingo la mia mano verso il basso, dapprima strapazzo la patata attraverso la tuta, poi gioco con l’elastico, spingendo due dita tra la pelle e il pantalone. Mi sento bagnatissima ma ho voglia di continuare.
    
    Arriviamo ad una fermata intermedia, e ne approfitto per ricompormi in attesa che alcuni passeggeri scendano dall’autobus.
    
    I ragazzi fanno gli indifferenti tornando a giocare col cellulare, io dal canto mio preparo la mia nuova mossa: ho nello zainetto un vibratore di quelli ad attivazione bluetooth, regalo di un amico, eccitatissimo di essere entrato per la prima volta in un sexy shop e avere trovato questo arnese infernale.
    
    L’autobus riparte e io tiro fuori l’arnese non facendo nulla per nasconderlo alla vista.
    
    Attivo il cellulare e lo provo, facendo finta di essere concentrata su quella operazione ma con un occhio a sbirciare i due ragazzi effettivamente timidi ma ingrifati diciannovenni nel pieno ormonale.
    
    Non si schioderanno dai loro ...
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