1. “sei pronta per questo”?... e d’istinto risposi


    Data: 16/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Giuliohot99, Fonte: Annunci69

    ... là dentro mi faceva andare su di giri, e non ci volle molto prima che te ne accorgessi anche tu. Allora mi hai trascinata lungo un corridoio che immetteva in diverse sale, privè lontani da sguardi indiscreti, e per un po’ abbiamo giocato a rincorrerci come bambini, finché non siamo finiti in una stanza dalle pareti rosse, completamente vuota. Lì mi hai preso e mi hai gettato a terra per scoparmi. Mi hai scoperto il seno e hai cominciato a leccarlo, mentre io gemevo e mi dimenavo sul pavimento duro e freddo. Le tue mani mi tenevano saldamente per i polsi, e già pregustavo i lividi che mi avresti lasciato su tutto il corpo quando un rumore ha attirato la mia attenzione: era la porta che si apriva. Un uomo, giovane e bellissimo, si era introdotto nella stanza e ci fissava come ipnotizzato. Immagino avesse aperto altre porte prima di questa, sperando di incappare in uno spettacolo del genere, e ora che c’era riuscito non poteva staccarci gli occhi di dosso.
    
    Lo sconosciuto si è avvicinato, accovacciandosi per guardare meglio. Da quella posizione si vedeva la mia biancheria e d’istinto ho serrato le gambe, ma tu ti sei arrabbiato.
    
    Tu e lui avevate un’intesa, l’ho capito, ma non ero sicura di volerne far parte. Anzi, per un attimo ho avuto paura e l’ho colpito con un calcio. Una scarpa è volata via, ma lui l’ha raccolta e me l’ha infilata di nuovo al piede. Però prima lo ha baciato, non una ma svariate volte. Il piede, la caviglia, sempre con dolcezza. Così ho deciso di ...
    ... lasciarlo fare.
    
    «Lo vuoi?» hai chiesto.
    
    «Vi voglio entrambi.»
    
    «Non essere egoista. Tu e io abbiamo tutta la vita davanti.»
    
    Mi hai sollevato di più il vestito, fin quasi sopra la vita. Allora lo sconosciuto si è chinato in avanti e mi ha passato il naso sugli slip, per sentire meglio l’odore della fica. Il suo respiro passava attraverso il pizzo e le perle che ora rilucevano di una macchia umida di piacere. Guardandola, lui ha sorriso.
    
    Poi ha spostato di lato le perle e ha iniziato a leccarmi, sempre più veloce, sempre più in profondità. Credevo volesse mangiarmi e la cosa mi piaceva. Gli ho afferrato la schiena e l’ho tirato verso di me. Il volto dello sconosciuto affondava tra le mie cosce, e quasi non ricordavo più che faccia avesse. Sentivo solo la sua lingua che tracciava un’ampia linea verticale dentro me, dal basso verso l’alto, e poi di nuovo, senza mai fermarsi, senza concedersi un attimo di tregua. Ogni tanto lo sentivo gemere, così ho pensato che si stesse masturbando, ma ero troppo presa dal piacere per prestarci veramente attenzione. Ero a un passo dall’orgasmo, e quando ho sentito i suoi muscoli irrigidirsi anche io mi sono lasciata andare, finalmente. Ho gridato, come faccio quando sono con te, quando mi fai venire nella tua bocca. Perché tu sei ancora con me. Mi tieni per mano, mi accarezzi i capelli, non mi lasci mai sola. Soltanto adesso capisco quanto sono fortunata.
    
    Le persone normali non hanno niente di eccezionale, ma io ho te, e il nostro ...