1. La famiglia è la patria del… peccato.


    Data: 15/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Gorgo_Phainomerides, Fonte: RaccontiMilu

    ... veramente un lago. Ne beneficio anch’io, però. La scena che mi si para davanti è estasiante ed inizio a godere come un vero porco.
    
    -Oddio, si, più forte Ire. Premi con l’altra mano sull’addome. Si, brava. Cazzo mi fai morire così. Ti piace papà? Sono una brava figlia?
    
    -Oh si che lo sei, che gran troia. Ti piace, eh? Le mie figlie sono delle zoccole ed io un pervertito che sta qui a guardarle.
    
    -Smettila di preoccuparti ed avvicinati. Voglio che mi sborri addosso. Adoro farmelo fare. Fammi la doccia papà, dammi la tua sborra calda.
    
    Senza farmelo ripetere due volte mi avvicino ai piedi di mia figlia e continuo a menarmelo vigorosamente.
    
    -Oh si, si. Ire sto per venire, ancora più forte. Sfondami’ Ecco, pronta? Togli la mano, oraaaaaaaaaaaaaa’
    
    E così dicendo raggiunge l’orgasmo più sconquassante che abbia mai visto. Anche lo squirt è più potente e quantitativamente maggiore del precedente, tanto da bagnarmi le gambe. Inizia a tremare come una foglia, in preda agli spasmi. Anch’io non riesco più a trattenermi ed inizio a venire copiosamente.
    
    -Oh si, ecco la sborra di papà, prendetevela tutta puttane. Vi faccio la doccia. Siete solo due cagne in calore, vi meritate di essere trattate come due zoccole. Ecco’ sborro’ sborrooooooooo!!!
    
    Urlo imbrattando entrambe le mie figliole, con i miei schizzi caldi.
    
    Giusto il tempo di riprendermi un secondo e sento delle labbra accostarsi alla mia cappella. è Irene che ingloba tutto il mio cazzo per ripulirmelo. Che ...
    ... brave cagnette ho tirato su, in questi anni, presumo che ci divertiremo tanto, d’ora in avanti.
    
    -Io vado a lavarmi. Ho promesso alla nonna che l’avrei accompagnata al mercato, a fare la spesa, ma voi continuate pure a divertirvi. Io avrò modo di recuperare, vero papà?
    
    Selvaggia uscì strizzandomi l’occhio. Irene, invece, era ancora lì, in ginocchio ai miei piedi, come fosse una cagnolina in attesa di un mio cenno.
    
    -Cosa c’è? Non sei stanca per oggi?
    
    Dissi, mentre sollevandole il mento.
    
    -Beh, io sono l’unica che oggi non ha goduto. Non ti pare un’ingiustizia?
    
    -Oh povera piccola mia, è rimasta a bocca asciutta. Come posso rimediare? Papà vorrebbe anche aiutarti, ma tu devi darmi una mano.
    
    Le indicai il mio cazzo, oramai rilassatosi. Il suo viso, angelico fino ad un secondo prima, si trasformò nella maliziosità fatta volto.
    
    -Beh, non saprei come. Forse così?
    
    Ed iniziò a delineare il contorno delle palle, con la punta della lingua.
    
    -Uhm, non perdi tempo, eh troietta?
    
    -Chi ha tempo, non aspetti tempo.
    
    Prese la mia palla sinistra tra le labbra e la succhiò avidamente.
    
    -Oh cazzo, si, continua così’
    
    Era assatanata, voleva farsi fottere e lo voleva immediatamente. Continuò a leccarmi e succhiarmi, finché la mia asta non tornò perfettamente dura. A quel punto si alzò e mi accompagnò nel grande letto di Monica facendomi stendere. Si accucciò a quattro zampe, di modo che, tramite lo specchio, potessi vedere il suo bel culo ed iniziò a spompinarmi come ...
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