1. Il servizio fotografico


    Data: 13/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    FOTO
    
    Questo racconto è la storia romanzata di fatti realmente accaduti.
    
    Otto capitoli - ne pubblichiamo uno al giorno - possono sembrare un po’ tanti, ma la vicenda andava articolata perché divenisse credibile.
    
    È probabile che le donne della storia, cui ho dato un altro nome, i riconoscano. Beh, è stata un’avventura fantastica! Chapeau!
    
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    IL SERVIZIO FOTOGRAFICO
    
    1.
    
    Grazie alla mia attività di fotografo, specializzato nell’abbigliamento femminile, ho avuto alcune avventure eccezionali con alcune mie modelle. Non sono un molestatore, sia ben chiaro, ma alla fine del servizio si forma sempre un feeling particolare tra fotografo e modella. D’altronde, se devi far emergere il lato sensuale della donna, in un certo senso le fai la corte, anche se poi tutto finisce lì. Tengo però a precisare che non ne ho mai toccata una neppure per sistemare il vestito che indossava. Ad aiutarmi in queste cose ho sempre avuto l’assistenza della figlia di una cliente che ha un grande atelier. L’aiutante è una bella ragazza minorenne, che la mamma mi affianca per farla crescere nel mondo della fotografia nella moda. E infatti dalle foto che le faccio scattare, direi che può diventare un’ottima fotografa.
    
    Qualche volta, alla fine del servizio, se avverto che la strada è percorribile, chiedo alla modella se vuole posare nuda. Qualcuna dice si, qualcuna dice no a meno che non ci sia un buon contratto di lavoro di nudo.
    
    Intendiamoci, le vedo sempre nude quando ...
    ... posano per me, perché si cambiano senza tanti pudori. Il punto non è questo. È che, se posano nude, cambia il clima tra fotografo e modella. Anche questo non vuol dire nulla, ma a volte capita di concludere.
    
    E quelle rare volte si è trattato sempre di avventure incredibili, difficili da credere per un esterno.
    
    La storia che voglio raccontare oggi riguarda due donne del genere, che poi sono diventate tre.
    
    Un settimanale mi aveva chiesto di fare un servizio fotografico da dedicare al Natale. Una o due modelle, mi era stato detto, che potevano posare anche in maniera «disinvolta», purché il tema fosse legato al Natale.
    
    E io avevo avuto un’idea simpatica. Chiesi a due giornaliste, di due giornali diversi, se volevano posare per me per fare un servizio natalizio molto particolare.
    
    Entrambe dimostrarono interesse, ma anche il timore che un servizio hosé potesse influire negativamente sulle loro carriere. Poi, quando spiegai cosa volevo fare, accettarono la sfida. Si trattava di una giornalista di 30 anni bella, alta, bionda, e di una giornalista di 35 anni, bella, alta e… di colore. Una nera.
    
    La bionda si chiamava Sonia, la nera Margie.
    
    - Insieme, – spiegai – sarete l’allegoria della tolleranza, della convivenza tra razze diverse. Voglio che i lettori vi desiderino entrambe, indipendentemente dal colore della pelle.
    
    La notizia si sparse e sorsero subito sostenitori e detrattori, da una parte spinti dalla voglia di vederle in posa e dall’altra da gelosia e ...
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