1. Forza travolgente


    Data: 12/04/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Abbiamo finalmente deciso d’isolarci estromettendoci dagl’impegni quotidiani, dimenticando tutto quanto ed escludendo ciascuno, perché vorremmo concederci senza rivelarlo a nessuno qualche giorno di sacrosanta villeggiatura compiendo una vacanza con il mio uomo, visitando per l’occasione varie città d’arte del centro Italia, perché mi piace immergermi tra gli usi, i costumi e le tradizioni locali della gente. Di frequente troviamo spunti per serate, spettacoli e per attività culturali sui giornali locali, che abitualmente consultiamo in macchina tra lo scorrere del verde dei latifondi. Questo mese di fine maggio, essendo infatti molto propizio, &egrave perfettamente ideale per quello che dobbiamo compiere, giacché non ha nulla d’invidiare alla terrificante e oppressiva calura del mese sia di luglio che d’agosto, però a conti fatti ci s’accorge che stando in ferie si fa anche meno caso all’insofferenza e al patimento in generale del clima.
    
    La meta e l’intento giornaliero della solennità adocchiata in questione &egrave una rievocazione medioevale all’interno d’un antico borgo della provincia di Arezzo, giacché e là che ci stiamo avviando. Dalla baraonda che si percepisce tutto pare tranne che una cerimonia liturgica, passeggiamo nel mentre tra una moltitudine di persone e fra barroccini stracarichi di variopinte futilità, in quanto commessi viaggiatori entusiasti caldeggiano proponendo articoli impensabili, giochi inimmaginabili, saltimbanchi, palloncini, turisti con dei ...
    ... sacchi a pelo in spalla, forse sono loro i venditori d’immagini sacre in cooperazione nel piazzale della chiesa, mentre più avanti nuclei familiari eccessivamente corpulenti attendono impazienti la loro pagnottella imbottita con la porchetta, zingari al lavoro nella ressa e bimbi piagnucolanti in ogni parte, in realtà un marasma inverosimilmente estivo e sfarzosamente festaiolo.
    
    Tre assordanti botti d’artificio annunciano la rappresentazione storica dello spettacolo in costume che simboleggiano le vesti d’una guerriglia medioevale, che si svolge nel territorio protetto a monte dell’abbazia. Io osservo Costantino e senza proferire parola d’intuito accordo c’incamminiamo verso l’esibizione. C’&egrave moltissima gente e nonostante il passo affrettato riusciamo a guadagnarci a fatica un posto su d’una gradinata in discesa in piedi ai bordi d’un muretto. Seduti per terra, là accanto a noi ci sono tre amici del Belgio in maglietta e bermuda, ridono compiaciuti trangugiando birra e sgranocchiando noccioline. Frattanto s’accendono i fari e la rappresentazione inizia, Costantino mi fa una carezza e si riappropria di me con un bacio. Io sono accaldata e pure impaziente, la mia attenzione si divide tra l’assalto a cavallo nell’arena e i miei strepitanti vicini di gambe. Capto nel mentre un insolito solletico alla caviglia, dimeno il piede, sarà stato un insetto penso, dopo abbasso lo sguardo e vedo una lunga spiga verde mi sta accarezzando le gambe, accompagnata da uno sguardo blu ...
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