1. masturbazione scat


    Data: 12/04/2021, Categorie: Autoerotismo Autore: matura52, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo quella seconda esperienza capii che andavo matta per quel sesso sporco, fatto con gli escrementi.
    
    Luisa mi fece assaggiare per sua bocca la mia cacca… Mi sentivo sporca dentro per quello che facevo, ma allo stesso tempo inevitabilmente attratta. La cosa “brutta” &egrave che (per fortuna) quasi tutti i giorni abbiamo a che fare con i nostri bisogni fisiologici… pertanto non si può mai scappare dal diavolo tentatore quando ti si presenta davanti…
    
    Iniziai proprio con la mia. I giorni a seguire, il mio appuntamento con il wc divenne più che mai privato. Ogni mattina dopo la colazione, dopo aver portato i ragazzi a scuola e salutato mio marito che andava in ufficio, finalmente sola mi chiudevo nel bagno e mi sedevo sulla tazza. Guardare attraverso uno specchio la cacca uscire dal buco mi provocava una vibrante eccitazione…’
    
    Capii con l’esperienza che farla nella tazza non avrebbe agevolato i giochi che avevo in mente, così le volte successive mi organizzai con la carta del giornale, o piatti di plastica o insalatiere.
    
    Apparecchiavo sul pavimento ciò che avevo scelto, mi adagiavo con il culo aperto sopra e iniziavo a cagare. Le prime volte iniziai a schiacciarla con i piedi nudi imbrattandomeli fino alle caviglie. Mi masturbavo mentre lo facevo e godevo come una matta. Poi Luisa mi diede dei suggerimenti e anche degli “ordini” da eseguire e da documentare con foto che poi le avrei dovuto inviare con il cellulare.
    
    L’evoluzione fu rapida, anche perch&egrave ero ...
    ... assetata di conoscenza e vogliosa di imparare. Riempivo scodelle di merda, ci impastavo le mani dentro e me la spalmavo su tutto il corpo dalle caviglie fino a tutto il viso. Mandavo le foto a Luisa che si congratulava soddisfatta. Mi eccitavo ad essere completamente sporca di cacca, mi eccitavo ad eseguire i suoi comandi. Luisa aumentava la dose ogni giorno sempre di più, io non mi tirai mai indietro di fronte alle sue richieste.
    
    Una fra tante era quella di rimanere imbrattata per tutto il giorno, dalla mattina alle 9 fino fino a pochi minuti prima che tornassero i miei, cio&egrave verso le 17. E quindi mangiare sporca di merda, guardare la tv (rigorosamente seduta per terra su fogli di giornale ) estremamente umiliante ed eccitante.
    
    E poi mi cambiava il modo in cui farla. Non più per forza seduta o accovacciata, ma anche seduta per terra su un fianco. Con una mano mi tiravo la chiappa e spingevo per farla uscire. Oppure a candela come diceva Luisa. Cio&egrave sdraiata sulla schiena con le gambe in alto e piegate, in modo da far arrivare le ginocchia quasi all’altezza delle spalle. In quel modo la cacca mi cadeva direttamente addosso e spalmarla era immediato
    
    Bench&egrave al matrimonio ne assaggiai un po, i miei giochi fino ad allora vennero gestiti da Luisa solamente con il contatto corporeo e non con il gusto. Mi ci fece arrivare piano, facendomi fare un video in cui estraevo la cacca con le dita (come quella volta al bagno) e portandole alla bocca. Il risultato fu ...
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