1. 069 – Barbara la mia dirimpettaia (Ma quanto è troia???!!!) 2a parte


    Data: 11/04/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Quando uscivo dal lavoro, ormai, non vedevo l’ora di essere a casa per uscire sul balcone e guardare lo spettacolo gentilmente offerto da Barbara, la donna di fronte. Anche Patrizia, mia moglie, ci stava prendendo gusto e spesso mi aspettava per condividere con me lo show generosamente regalatoci. Quella sera, arrivai a casa cinque minuti prima del solito e trovai mia moglie con indosso una leggerissima sottoveste rosa pallido. La baciai, ero molto eccitato sapendo quello che ci aspettava, e la strinsi a me, le mie mani percorsero il suo corpo, poi le sollevai la camiciola e trovai la sua fighetta un po’ umida ed eccitata, lei, si staccò dolcemente da me e con sguardo complice e una risatina scintillante mi disse:
    
    ‘Ale, andiamo a vedere se stasera c’è lo spettacolino?’
    
    ‘Dai andiamo a vedere’..’
    
    Uscimmo sul balcone, la finestra della camera che ci interessava era buia ed io pensai di essere arrivato in ritardo e che Barbara, fosse già a dormire. Coccolavo Patrizia mentre guardavo verso il punto dove la sera prima avevo visto spuntare il taxi. Verso mezzanotte, proposi a mia moglie di andare a nanna, tanto quella non sarebbe arrivata’..
    
    Già all’interno della sala udii il rumore caratteristico di un motore d’auto e una radio che diffondeva musica rock ad alto volume, uscii sul balcone e vidi la sua figura infilarsi nel portone. Così misi la testa dentro e chiamai”.
    
    ‘Patty, vieni , è arrivata!!’
    
    ‘Faccio la pipì e arrivoooo’.’
    
    Lei arrivò nel momento stesso ...
    ... in cui la fatidica luce del salotto si accese, nascosti nell’ombra, eccitati e trepidanti, eravamo in attesa del rituale strip-tease . Invece lei sistemò sul divano dei sacchetti che fino a poco prima erano infilati in un grosso sacco da shopping. Notammo intanto, che in strada erano arrivate alcune macchine che giravano attorno all’isolato probabilmente in cerca di parcheggio.
    
    Poco per volta sotto al portone della casa di Barbara si formò un gruppetto di gente e quando anche l’ultima persona fu giunta, si decisero a suonare un campanello. Il suono arrivò fino a noi e comprendemmo dunque che si trattasse del campanello dell’alloggio di Barbara. In fondo al piccolo alloggio vedemmo la ragazza aprire la porta ed accogliere tutti suoi ospiti. Liberò la seduta del divano dai sacchetti che aveva posato in precedenza e a questo punto alcuni ospiti vi si accomodarono, altri invece si dovettero accontentare, del sia pur morbido tappeto, che ricopriva abbondantemente il parquet del pavimento. Lei, con i sacchetti in mano scomparve e dopo un attimo ricomparve nella camera da letto attigua. Distribuì ordinatamente i sacchetti che portavano impresso un notissimo marchio di una azienda di abbigliamento e quindi percorse il corridoio, passando davanti al salotto, la sentimmo dire”
    
    ‘Un attimooo, arrivo subito”’
    
    Si infilò in bagno, si spogliò nuda, calcò sulla testa una cuffietta di plastica azzurra e si fece la doccia, poi, dopo essersi asciugata accuratamente il corpo e spruzzato ...
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