1. Fulvia II


    Data: 10/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: DolceMaestro, Fonte: RaccontiMilu

    ... cognizione del tempo.
    
    Mi sfilo i pantaloni e lo slip, lei socchiude gli occhi e mi guarda il cazzo duro, socchiude le labbra e se le bagna con la lingua, il viso &egrave quello di una troia in calore.
    
    Mi siedo nuovamente e inizio ad accarezzarmi, alle volte si ferma la mano resta immobile per lunghi istanti, poi improvvisamente riprende vita, alle volte si schiaffeggia il clitoride, la stanza &egrave piena dei suoi sospiri, non so se ricorda che io sono lì, vive in un mondo suo, gode senza urlare, solo aumentando la frequenza dei mugolii.
    
    Non so quante volte ha l’orgasmo, tante , tante volte.
    
    Ogni volta il viso si contrae di più, ho la sensazione che la masturbazione si faccia più violenta, quasi come se il clitoride chieda di essere strapazzato con più violenza.
    
    Ogni tanto socchiude gli occhi e mi guarda, alle volte quando la mano &egrave ferma, guarda la televisione, sembra riprendere conoscenza, ma poi inizia ancora a giocare con la sua figa, e la danza delle sue dita ricomincia.
    
    Sempre più velocemente, sempre più violentemente………
    
    Adesso si pizzica il clitoride, lo schiaffeggia……..
    
    Nella stanza risuona il suono di quegli schiaffi osceni, dalla sua bocca esce un rantolo continuo………
    
    E’ troppo.
    
    La mia mano impugna con forza il cazzo,e godo.
    
    Sborro.
    
    Sborro sul pavimento.
    
    Vengo rantolando anche io.
    
    Troia, troia, troia, troia….
    
    Ripeto a mezza voce questa parola…..
    
    Con un ultimo sussulto ...
    ... Fulvia smette di torturarsi, scoppia in una risata di soddisfazione, mi guarda.
    
    Io con il cazzo in mano.
    
    Si stiracchia come una gatta alzandosi.
    
    Si avvicina.
    
    Pasticcione mi dice, mentre, sfilatasi la camicia da notte, la usa per pulire il pavimento.
    
    E’ felice lo vedo nei suoi occhi.
    
    Nuda mi abbraccia e mi bacia.
    
    Si infila ancora sotto la copertina e, mentre io mi rivesto, mi racconta.
    
    Mi dice che fin da bambina ha preso l’abitudine di masturbarsi, lo fa con arte ormai.
    
    Cerca di rimanere sola a casa per farlo per ore, fino a non poterne più, fino allo sfinimento.
    
    Fino a quando il clitoride le fa male, fino a quando non può più sfiorarsi.
    
    Alle volte si addormenta mentre lo fa, ma risvegliatasi ricomincia.
    
    La sua masturbazione, adesso che osservo il mio orologio, &egrave durata più di un’ora…
    
    Ma alle volte dura tutto il pomeriggio.. così mi dice….
    
    Mi chiede cosa ne penso……..
    
    Rispondo che sapevo già che fosse una puttana, fin falla prima volta che siamo stati insieme, ma non fino a questo punto.
    
    Ridacchia e balzando dal sofà mi abbraccia e mi bacia di nuovo…………
    
    La tua puttana mi dice……..
    
    Si la mia puttana e adesso so come trattarti…
    
    Mentre le dico queste parole le do una violenta strizzata alla figa….
    
    Si piega per il dolore, ma il gemito &egrave di piacere…
    
    Ti ho fatto venire oggi perch&egrave tu vedessi, per capire cosa voglio da te…
    
    Così mi dice, e mi accompagna alla porta. 
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