1. Sottomissione (cap 2)


    Data: 08/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: met811, Fonte: Annunci69

    ... piacere.
    
    “Sii padrone.. sii mio signore, godo come non mai, mmm vi prego continuate... sto per venire”
    
    Un tempo, quando ero un grande scopatore di figa, duravo delle ore prima di venire ma da quando avevo scoperto questo mio lato di maschio sottomesso, quando mi era permesso darmi piacere bastavano pochi colpi ed eiaculavo.
    
    Quando il padrone la sera non mi permetteva di arrivare al piacere durante la notte bastava strusciare il mio cazzo un paio di volte sul tappeto della camera per venire anche senza toccarmi. Questa cosa però al mattino non era stata apprezzata dal padrone che mi aveva punito con forte punizioni corporali.
    
    Sentito il mio imminente orgasmo, Andrea si piegò di fronte a me e infilato il mio cazzo in bocca accolse tutto il mio seme leccando fino all’ultima goccia. Poi con un sorriso beffardo mi sorrise dicendo:” Lo sperma è altamente proteico con questo il mio allenamento stasera sarà speciale.
    
    Ora vestiti che andiamo.
    
    Felpa, tuta e T-shirt. Niente giacca. Andrea guidava la mia macchina verso la palestra. Non una parola.
    
    Andrea in palestra era di casa. Aveva lavorato li per quasi 3 anni poi dieci mesi fa si era licenziato. Non aveva voglia di lavorare e io con il mio stipendio bastavo a mantenere agiatamente tutti e due senza problemi.
    
    Andrea amava spendere, non si faceva mancare vini pregiati, vacanze costose e donne. Si Andrea era bisessuale.
    
    Era capitato molte volte che tornasse a casa con qualche ragazza e io rimanessi per tutto ...
    ... il tempo chiuso nello sgabuzzino. Lo avevo sentito parlare con loro, vantarsi della mia casa, e scoparle con foga sul mio letto ma non mi importava perché sapevo che loro erano passeggere ma lui voleva me.
    
    Ogni volta, dopo la scopata con la figa di turno messala alla porta, mi chiamava dalla camera e io da lui andavo con un cane quale sono e amo essere.
    
    Gli ripulivo il cazzo ancora pieno degli umori della figa appena scopata, gli leccavo i piedi, le spalle e il culo sudato. Poi lo guardo addormentarsi e mi accocolo vicino a lui pronto a soddisfarlo in ogni suo desiderio anche notturno.
    
    Era quella la vita che avevo scelto di seguire e non me ne pentivo. Stavo bene e mi sentivo bene.
    
    La palestra quella sera era estremamente deserta a parte due omaccioni pieni di muscoli che erano intenti ad alzare i bilanceri.
    
    “Ciao ragazzi,” li salutò Andrea con una stretta di mano “Lui è Luca, il mio amico di cui vi parlavo in chat”
    
    I due mi guardarono con un sorriso malizioso e la cosa mi turbò non poco.
    
    “Uno dei due il più anziano dei due, lui è Marco mio figlio” In effetti i due si somigliavano parecchio, solo una lieve differenza di età per il resto erano veramente statuari.
    
    Alti sul metro e ottanta, brizzolato con due baffoni il padre moro e scuro il figlio. Entrambi portavano una canotta aderente che metteva in risalto muscoli scolpiti.
    
    Il padre aveva una carnagione chiara il figlio più olivastra. La cosa che mi colpì è che il figlio non alzava mai lo sguardo ...