1. Francesco e Giulia


    Data: 07/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... anzi, non vede l’ora che qualcuno lo faccia perché Francesco in realtà non ama molto leccarle la figa ed e’ una delle poche cose che non fanno durante i loro amplessi! Non faccio in tempo ad appoggiare la bocca sulla sua figa e usare la mia lingua per assaggiare i suoi umori che sentiamo aprire la porta finestra. Ci blocchiamo tutte e due e guardiamo stupite Francesco che, appena uscito dalla doccia, si presenta in balcone a petto nudo con l’asciugamano intorno alla vita … solo che dall’asciugamano si nota un erezione da “paura”!!!! Il primo mio pensiero è: cazzo …. Ma quanto ce l’ha lungo!!!
    
    Lui con fare noncurante sorride, si siede al fianco di Giulia, e io non sapendo cosa dire, visto che siamo ormai in confidenza mi ricompongo, e chiedo loro come si sono conosciuti e Francesco comincia a raccontare dicendo:
    
    – Giulia era ormai diciottenne ed abbastanza attraente con due tette che crescevano ogni giorno di più. Io me la sognavo a letto e non ti dico le seghe fatte pensando a lei, Mi dava l’idea di una ragazza a cui piaceva il sesso in ogni aspetto. Fu così che solo dopo una settimana che eravamo insieme il suo reggiseno volava via tutte le volte che ci incontravamo. Dopo un mesetto anche la sua passera era ben conosciuta dalla mia mano. Andammo avanti a smanettarci a vicenda per un paio di mesi con lei che aveva anche introdotto qualche bocchino, tutto di sua spontanea volontà ma niente di più. Fino al giorno in cui mi chiese se volevo fare del sesso con lei. Non ...
    ... aspettavo altro, tanto che i miei pantaloni erano volati via in un millesimo di secondo. Eravamo a casa mia.
    
    A questo punto interviene Giulia
    
    – Ma quel giorno non potevamo perchè sua madre sarebbe rientrata da lì a momenti, e non è bello essere colti in flagrante dalla madre della tua ragazza.
    
    Francesco riprese il suo racconto con Giulia silente ma attenta a non perdere una parola mentre io guardando gli occhi del ragazzo continuavo a far scorrere la mia mano all’interno della coscia di Giulia.
    
    – – Passarono alcune settimane tra le solite scuse, “Guarda oggi non possiamo perché sua madre aveva cambiato orario di lavoro. Così anche quella volta non riuscimmo a coronare il nostro desiderio di fare, per la prima volta, una sana scopata.
    
    – Arrivò la fine della scuola e finalmente in un pomeriggio afoso, sdraiati sul suo letto feci di nuovo la proposta dicendomi che avremmo avuto il tempo necessario. Lei sulle prime era un po’ restia ma la rassicurai che avrei fatto tutto con delicatezza. Così si sdraiò sul letto e guidandomi l’uccello, che così in tiro non era mai stato, pian piano riuscii ad entrare in lei, anche se un po’ goffamente. Mentre ci baciavamo appassionatamente, iniziavo il mio avanti indietro dentro la sua fighetta, al quel tempo pelosa, interrompendo i movimenti ogni tanto per non venire troppo presto e per palpargli le sue tette da favola. Ogni tanto lei faceva qualche smorfia per via del dolore e io rallentavo, anche se a malincuore, ma dopo cinque ...
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