1. Desideri – parte terza di tre


    Data: 07/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    - No! No! E poi No! tu devi essere impazzita -
    
    Mi guarda con un mezzo sorriso, forse trova la mia reazione esagerata, forse se l’aspettava e l’ha deliberatamente provocata.
    
    - sii ragionevole Cristina? No ! No! e poi No! non se ne parla -
    
    Intanto chi è Cristina? Cristina e la mia ex, si prima di Manu, siamo stati insieme per undici anni prima che gli ultimi due, fossero divenuti il Bignami della “Guerra dei mille anni” in versione domestica.
    
    Avevamo fatto il mutuo per la casa, ed avevamo fatto il passo più lungo della gamba, la crisi ci aveva beccato con le brache calate, ergo ci siamo ritrovati con una casa fortemente deprezzata ed un mutuo che nessuno avrebbe rilevato e scarsamente rinegoziabile.
    
    Io mi ero gettato a capofitto nel lavoro, che non andava benissimo, per far saltare fuori quello che ci serviva, ma anche su quel fronte era una Caporetto, mi spezzavo la schiena 12-14 ore al giorno, ma non mi ci cavavo fuori, ero distrutto.
    
    Cristina insomma pareva non aver capito la portata della cosa e continuava come nulla fosse, il che di mio lo trovavo già irritante, aggiungete a questo la stanchezza e c’erano tutti gli ingredienti per una “Cesar Salad della catastrofe” perfettamente servita.
    
    Lavoravo sempre di più e sempre più spesso in trasferta, mi sarei dovuto accorgere che c’era qualcosa che non andava, ma ero troppo occupato a capire come turare le falle, per accorgermi che la nave stava affondando senza rimedio.
    
    Quella sera tornavo da ...
    ... Amburgo, in anticipo sul previsto, era una sera fredda di Novembre, non l’avevo avvisata del mio rientro, non per malizia, non per farle una sorpresa, ci credete che ero così sfatto da essermene semplicemente dimenticato?
    
    Sarà stata l’una del mattino, entrai in casa senza accendere le luci, in punta di piedi, attento a non urtare il trolley contro nulla, mi mossi tra le stanze usando semplicemente il chiarore esterno che filtrava dalle finestre, potete immaginare la mia sorpresa quando mi resi conto che c’era un fioco chiarore, probabilmente proveniente dall’applique, che filtrava dalla porta della nostra camera da letto socchiusa.
    
    Forse fu l’istinto inconscio o la paura di quel che avrei potuto trovare che non mi fece chiamare il nome di Cristina, neppure sussurrarlo, poi la mia mente stanca ed ottenebrata dalle molte ore di viaggio, sentì i rumori e i respiri , i gemiti, ed allora con il cuore a martello capii.
    
    Mi accostai alla fessura e la vidi, la mia compagna, nella più classica delle pecorine si stava facendo infilare da un uomo alle sue spalle, mentre aveva la testa piantata tra le cosce di una donna che non avevo mai vista prima.
    
    Tutti e tre godevano come porci, ed io ero uno straccio umano, ricordo che dal mio angolo di visuale spaziai tutt’intorno, vidi due strapon sul comodino, dalla mia parte, dove dormivo io, ridete pure, ma a quel tempo non avevo idea di cosa fossero di preciso e a cosa servissero, figuriamoci capire che il loro numero era decisamente ...
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