1. Quel suo sguardo perverso


    Data: 06/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Erotici Racconti Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... lo sguardo della sua amica. Io vidi il suo riflesso in uno degli specchi. Era assente, completamente soggiogata dalla voglia e dalla passione.
    
    ‘Lo vedi?’, dissi pacatamente ad Eleonora, sfregando la mia cappella gonfia lungo le labbra del sesso di Lisa. ‘Lo vedi questo sguardo? Lo vedi l’incendio di cui ti parlavo? La sua voglia di godere, di farsi scopare, mente e corpo?’.
    
    ‘Dai’ ci vedono”, provò a ribattere Eleonora.
    
    ‘E’ vero. Parecchia gente lavora qui’, dissi sornione, mentre il mio glande penetrava appena il sesso di Lisa. La tirai per i capelli per costringerla a voltarsi e guardarmi negli occhi. ‘Per cui’ lasciati andare’ voglio sentirti urlare senza risparmiarti. Voglio che il tuo piacere risvegli i morti. Voglio che la mia troia goda sotto gli occhi di tutti’. Non finii neppure di parlare che rivolsi ancora il volto di Lisa verso quello della sua amica, e la penetrai in un sol colpo, strappandole un grido lancinante. Presi da subito a scoparla con foga, le sue urla e i suoi incitamenti si susseguirono senza soluzione di continuità, e io non mancai di sottolineare l’evidente. ‘Tieni gli occhi aperti ...
    ... mentre ti scopo. Fai vedere alla tua amica chi sei davvero. E guardati tu stessa in uno degli specchi. Guarda il tuo viso sconvolto. Guarda il fuoco nei tuoi occhi’, le dicevo, mentre il rumore dell’asta che entrava e usciva dal suo sesso fradicio e quello delle mie palle che impattavano contro le sue labbra ad ogni affondo accompagnavano il suono delle nostre voci, e il suo odore aveva ormai riempito l’aria.
    
    Un urlo più acuto uscì dalla sua bocca poco più tardi, un istante prima che anch’io raggiungessi un orgasmo devastante, restando dentro di lei e riempiendola del mio seme denso e abbondante.
    
    Quando le sue gambe cedettero, la adagiai in ginocchio, prendendo possesso della sua testa ed avvicinandola al mio membro duro e lucido, affinché lo ripulisse con la bocca, mentre il mio sperma iniziava a fuoriuscire bagnandole l’interno cosce.
    
    Eleonora non aveva più mosso un muscolo e, per lunghi secondi non lo feci neppure io, limitandomi a godere del contatto della lingua di Lisa sulla mia asta e ad ascoltare i rumori che emetteva mentre succhiava la mia cappella, con immutato desiderio di sentirla ancora dentro di sé. 
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