1. Quel suo sguardo perverso


    Data: 06/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Erotici Racconti Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... di Lisa. Non è certo il farsi una scopata a renderla così’ interessante’. Lo sguardo interrogativo che Eleonora mi riservò, mi spinse a continuare. ‘Lisa ha un incendio dentro. L’ho capito sin dalla prima volta che ho scrutato quegli occhi. Guardala’, le dissi, spostando, poi, la mia attenzione sul soggetto del discorso, che guardò a sua volta l’amica non celando un abbozzato sorriso. ‘Lo vedi il suo sguardo? E’ provocatorio, lussurioso, perverso. Implorante, oserei dire’. ‘Cosa?’, replicò Eleonora, con un filo di voce. ‘Lei ha sempre una voglia latente che le urla dentro. Brama solo qualcuno che sappia trovare la chiave per farla uscire’ che sappia come prenderla’, dissi, tornando a perdere i miei occhi in quelli di Lisa. ‘Qualcuno che sappia guidarla, portarla a scavare sempre più a fondo. Comprenderlo e dominarlo quel lato oscuro’. ‘Si’ ho capito’ ma ora’ bas”, provò ad obiettare Eleonora. Io, però, continuai imperterrito, notando come il respiro di Lisa fosse lievemente accelerato. Sapevo bene cosa questo significasse, e non ero certamente meno eccitato di lei in quel momento. ‘Sono certo che, solo a sentirmi parlare di questo, solo a immaginare quanto due perversi come noi riescano a godere insieme, la sua figa sia già umida sotto quella gonnellina’. ‘Ma che cazzo dici, oh!’, intervenne Eleonora, rossa in volto, ‘Andiamocene di qui!’, disse all’amica con voce alterata e sbattendo furiosamente le mani contro gli specchi per cercare l’uscita. Ma Lisa non le diede ascolto, ...
    ... né distolse i suoi occhi dai miei.
    
    ‘Non ho forse ragione?’, le chiesi. ‘Si”, mi disse, quasi in un sussurro. Mi rivolsi ad Eleonora, senza smettere di guardare Lisa. Le mie parole erano per lei più che per l’amica, e lo sapeva bene. ‘Sai, la nostra Lisa è anche molto esibizionista’ e sa che non mi va che indossi le mutandine quando ci vediamo. Scommetto che non l’ha fatto neppure oggi’. Lisa, paonazza, non riusciva a staccare gli occhi da me. Non avevo più guardato Eleonora, ma il silenzio proveniente dalla sua direzione lasciava trapelare quantomeno turbamento, se non proprio uno choc emotivo.
    
    ‘Tira su quel bel vestitino, fammi vedere se hai fatto la brava’, le dissi con voce suadente. Come in trance e accennando un sorriso che ben conoscevo, Lisa eseguì. Spostava i suoi occhi da me ad Eleonora. Seppur con un leggero imbarazzo che la rendeva meno spavalda del solito e un lieve rossore a colorarle le guance, il sorriso sfrontato sul suo volto non scompariva neppure nei momenti in cui lei ed Eleonora incrociavano i loro sguardi. Sembrava quasi sfidarla, sembrava quasi volesse esser certa di cancellare dalla sua testa l’immagine della brava ragazza, mostrare il suo vero io. Il tessuto risalì lungo le sue cosce, rivelando l’assenza dell’indumento intimo ed esponendo un pube che calamitava le mie attenzioni. ‘Allarga un po’ le gambe, fatti vedere bene”, continuai. Lisa si appoggiò di schiena al vetro alla sua destra, aprendo appena le cosce. Senza che ebbi il tempo di darle ...