1. La puttana di fine leva


    Data: 05/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: mimino, Fonte: Annunci69

    ... dai lei mi scendevano sui coglioni. “Dai forza ragazzo... ti aspetto nella mia figa... sborra che sono pronta a riceverti...” ed io “questo e solo l’inizio... ti avrò ancora nella fregna... e se non mi bastasse, anche nel culo...” ma lei rispose “cerca di venire... ed in fretta… è passata quasi mezz’ora e tra cinque minuti con o senza sborra te ne vai...” E così dicendo spinse con un colpo secco il suo culo all’indietro facendo entrare tutta la mia verga in profondità. Io sentii la sua figa che si lacerava, mi fermai un attimo e poi le dissi “ok! adesso facciamo sul serio…” e la penetrai fino in fondo con forti spinte. Il mio cazzo scivolava facilmente perché era bagnatissima e quando arrivavo in fondo mi fermavo un attimo e poi, ritmicamente, facevo andare il cazzo avanti indietro a stantuffo per 6-7 volte. Ormai ero arrapato al massimo e mi venne istintivo posare i miei palmi sulle sue chiappe e dettare il ritmo mentre, la sentivo urlare “dai fallo andare di più, fallo scivolare, avanti e indietro, dai, fottimi, scopami, trombami…!”, vedevo il suo bel culo vibrare ed istintivamente mi leccai un dito e lo poggiai sul suo buchino, che vidi contrarsi, e lei gemendo mi disse “quello no! Non puoi!”. Intanto il mio cazzo impazziva tra le labbra della sua fica, mentre il suo bacino si muoveva continuando stringermelo con le pareti della vagina. Contraeva i muscoli vaginali, stringendoli durante la mia penetrazione, la sentivo attirare e stringere il mio pene, poi inarcava i reni e ...
    ... spingeva il bacino indietro affondando il cazzo dentro la fica, i suoi glutei si schiacciavano contro il mio addome, le mie palle sbattevano sulle labbra della fica e si bagnavano del suo succo, si sentiva lo schioccare delle chiappe umide di sudore sbattute contro di me, poi la puledra contraette i glutei, inarcando l’addome, e allontanò di scatto il bacino dal mio addome, facendo uscire il mio cazzo dalla fica. “Dai sdraiati sul letto che ti faccio venire io…” disse un pò agitata. Io mi sdraiai e lei si mise su di me e si impalò tutto il cazzo dentro la sua figa, con un lungo e roco lamento, ed in una posizione simile all a smorza-candela cominciò a cavalcarmi, iniziò a pomparmi il cazzo con la figa, per bene, atterrando con le sue chiappone sode sul mio grembo. La tenevo per i fianchi, ero eccitatissimo, dentro di me pensavo “mamma mia sei una dea del cazzo…” ed anche io le davo, vigoroso, botte da sotto e la feci godere. La ‘pantera’ si lamentava, sbuffava, ansimava, gridava come una maiala, mentre le sue proverbiali tettone ballavano come ossesse ad ogni botta. Continuava a dimenarsi dal piacere, sembrava chissà da quanto tempo non scopava. Ripetette quel movimento in modo ritmico e veloce, fino a quando le dissi “perché non mi fai un bel regalo?” – “ancora un altro? Cosa vuoi adesso!” – “mettitelo nel culo… lì mi farai sborrare subito…” – “no… non posso, già stò facendo gli straordinari con te… non posso oltre” – “dai… quante volte ti ho fatto venire stasera… scommetto ...
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