1. Soggiogata da dante e lidia (parte 4)


    Data: 05/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Giulia2001, Fonte: Annunci69

    ... so che non vorrei mai rinunciare a te. Quello che ti ho detto qualche tempo fa a letto, era vero.” Disse.
    
    Se lo ricordava! Allora non era solo una risposta data nella foga del momento. Ci aveva pensato! Un sorriso mi comparve sul volto.
    
    “Dai, adesso ti riaccompagno a casa. Credo che il tuo passaggio si sia reso irreperibile.”
    
    Era incredibile. Riusciva a farmi sorridere anche in una situazione del genere. Adesso che avevo buttato fuori tutto, dovevo ammettere con me stessa che era lei. Era sempre stata lei. Quella sensazione di inadeguatezza di fianco alla sua bellezza della prima volta in cui la vidi, in realtà nascondeva già dei sentimenti.
    
    Ero innamorata pazza di una donna.
    
    Salimmo in macchina e mentre guidava nel traffico si mise a cantare a squarciagola una canzone seguendo la radio. Era il suo modo per stemperare la tensione. Per mettermi a mio agio in un momento così scomodo. Era folle e bellissima.
    
    Quando arrivammo a casa mia la macchina di Luca non era nel parcheggio. Non sapevo dove fosse andato, probabilmente a sbollire da qualche parte. Gli dissi di parcheggiare nel nostro posto auto e le chiesi di salire.
    
    “Non so se è il caso” disse.
    
    Evidentemente era combattuta. Non voleva tradire Dante. Farlo con lui presente era un discorso, ma farlo alle sue spalle era tutto un altro paio di maniche.
    
    “Ti prego.” La supplicai guardandola negli occhi e facendo il mio miglior viso da bambina capricciosa.
    
    “Come posso dire di no a questi occhioni”. ...
    ... Disse ridendo toccandomi la punta del naso con un dito.
    
    Uscimmo dalla macchina di corsa e ci rincorremmo lungo le scale. La presi per la vita e la costrinsi a fermarsi contro il corrimano del pianerottolo. Ci guardammo intensamente e ci baciammo. La passione di quel bacio vorace non è descrivibile. Mi sentivo al settimo cielo. Le infilavo le mani dappertutto, impaziente.
    
    “Entriamo almeno in casa” disse.
    
    “Mi sa che non è nemmeno il mio piano questo!”.
    
    Ci mettemmo a ridere come due adolescenti e ricominciammo a correre per le scale.
    
    Contro la porta di casa, mentre cercavo le chiavi nella borsa, fu lei a prendere l’iniziativa e baciandomi il collo da dietro.
    
    “Così diventa difficile!” dissi facendogli capire che mi stava distraendo dal difficile compito di trovare il buco della serratura.
    
    Una volta dentro ci buttammo sul divano affamate l’una dell’altra. Le sfilai il top e poi feci volare via il suo reggiseno. Le palpavo le tette come se non avessi mai sentito prima la sua pelle sotto le mie dita. Mi abbassai per prendere in bocca un suo capezzolo, lo torturai con la lingua. Con la mano scivolai sul suo pancino piatto, fino giù sul monte di venere. Mi intrufolai sotto le sue mutandine di cotone e cominciai a toccarla. Era già bagnata. Come me del resto.
    
    Le continuavo a passare dalle sue labbra ai suoi capezzoli, mentre con la mano facevo passare un dito fra le sue grandi labbra. Lei mugolava di piacere ed inarcava la schiena dimostrando di gradire moltissimo ...
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