1. Ersilia 2


    Data: 04/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    La mattinata procede come sempre, senza inciampi e senza particolari emozioni per il week end che abbiamo previsto. Alle 18, subito dopo la chiusura dell’ufficio, vado direttamente a casa di Ersilia, la avviso per telefono e la trovo davanti al portone che mi aspetta: depone nel bagagliaio il borsone e si siede a fianco a me; come al solito, non fa cenno ad effusioni di nessun genere ed io mi mantengo anch’io sulle mie.
    
    “In che posto straordinario mi porti?”
    
    “Sei brava a fare le domande difficili. Ma il peggio è trovare risposte sensate alle tue domande spesso assurde.”
    
    “Perché assurde?”
    
    “Come faccio a sapere, dopo solo un giorno, che cosa può essere per te straordinario?”
    
    “Scusa, ma quando esci con le altre donne, come ti regoli?”
    
    “Mi costringi a salire in cattedra.”
    
    “Prego, professore.”
    
    “Le cose non hanno una oggettiva valenza di bellezza ordinaria o straordinaria; sono gli occhi con cui le guardiamo che possono attribuire il valore aggiunto della meraviglia. Io ho fatto migliaia di esperienze ed ho numerosi rapporti con le donne: di ciascuna so quello che le può interessare, incuriosire, incantare. Se esco con una donna che, almeno in quel momento, mi ama ed è da me amata, io so che vuole guardare anche con i miei occhi le cose e che anche lo scenario più banale si trasfigura e diventa meraviglioso perché lo vediamo insieme, e per la prima volta.”
    
    “Perché questo non dovrebbe valere anche per me?”
    
    “Perché, nella tua logica, io e te siamo due ...
    ... persone senza illusioni; io sono il maiale che tutte decantano e non ho bisogno di novità o di cose particolari: se voglio meravigliarmi lo faccio anche con l’ovvietà. Tu sembra che sia rotta ad ogni esperienza (prendendo il termine in tutti i suoi significati) e che non ci sia niente che ti possa scuotere dal tuo cinismo. Come faccio a inventarmi qualcosa di straordinario?”
    
    “Io sarei cinica?”
    
    “L’amore per me è una parola senza senso: non sei stata tu a dirlo? Se non c’è la pregiudiziale dell’amore, il fascino di cui ti dicevo, quello di guardare con gli occhi dell’altro, viene meno e non c’è niente che possa apparire straordinario. Conosco locali famosi, ristoranti in zone molto celebrate, ma non so che cosa possa smuovere il tuo disincanto.”
    
    “Cazzo, è la seconda volta che mi rimproveri per quella frase: ho esagerato, ho voluto fingermi superiore, disinibita. La realtà e che con te sono stata e sto bene, che mi piace guardare le cose come le guardi tu e vorrei che tu lo facessi sempre, anche quando le hai già vissute oppure quando io già le conosco anche se tu non lo sai. Insomma, mi piace tornare con te bambina ed aprire gli occhi sul mondo come se non sapessi che cosa succede tra le lenzuola e cosa avete voi uomini lì tra le cosce.”
    
    “Allora il discorso è completamente diverso. Quindi noi dobbiamo essere due giovani, diciannovenni o ventenni, che escono insieme per la prima volta e sono completamente vergini (senza nessun riferimento alla realtà effettuale) e che ...
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