1. L'ora di educazione sessuale


    Data: 04/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: clay1980, Fonte: Annunci69

    Era una calda giornata di fine maggio, l'afa in classe era insopportabile ed avevamo tutti lo sguardo perso nel vuoto grazie alle lezioni soporifere della prof di italiano. Io comunque ero perso in altri problemi. Era da ormai diverso tempo che fantasticavo su di lei, Nadia, la ragazza più carina della classe. Nadia era la classica ragazza acqua e sapone, studiosa e ligia al dovere che ogni classe che si rispetti deve avere, ma allo stesso tempo la pubertà le aveva lasciato in dono un seno perfetto e delle forme che facevano sognare tutti noi maschietti. Presto o tardi tutti i miei compagni di classe avevano confessato che almeno una volta, chiusi nel bagno di casa loro si erano toccati pensando a lei. Qualcuno addirittura preso dagli ormoni impazziti era stato costretto ad andare nel bagno della scuola a sfogare l'incontenibile l'eccitazione accumulata fantasticando su di lei. A volte pensavo che chissà quanto seme maschile quei bagni dovevano aver veduto solo grazie a Nadia, ma oltre a costituire un angolo relativamente appartato dove masturbarsi in caso di emergenza le latrine avevano un'altra particolarità, sia quello dei maschi che delle femmine affacciavano su un piccolo cortile e noi ragazzi saltavamo due metri giù per andare a nasconderci in una piccola rimessa dove sostava l'autobus della scuola e li fumavamo le prime sigarette. Quel giorno mentre annoiato dalla lezione guardavo Nadia e sentivo già crescere qualcosa, successe una fatto inaspettato, lei si girò e mi ...
    ... guardò. Non era mai successo prima, però dal momento che i nostri sguardi si incrociarono io sentii come un tumulto dentro di me, mi sentii arrossire e lei che subito si rese conto di ciò mi sorrise e con lo sguardo un po malizioso mi fece un cenno con l'occhio. Non capii subito perché lo avesse fatto, ma diventò più chiaro quando chiese alla prof di andare in bagno, si alzò e mi fece di nuovo quel cenno. Stentavo a crederci, possibile che voleva che la seguissi? Passarono alcuni interminabili secondi nella quale pensavo se avessi davvero capito bene o mi fossi immaginato tutto, ma poi convinto dal fatto che non avevo nulla da perdere mi convinsi e chiesi a mia volta di uscire. La professoressa che non aveva mai visto di buon occhio che si interrompesse la lezione per andare in bagno quella volta non batté ciglio, chissà magari il caldo aveva fiaccato anche i suoi sensi, i miei al contrario erano tutti in allarme.
    
    Uscii e la vidi, mi stava aspettando nel corridoio, la guardai un attimo e poi mi avvicinai. Lei mi chiese senza troppi convenevoli se avevo una sigaretta, ed io annuii. Ci avviammo per andare in bagno e nel tragitto lei mi disse che saremmo andati a fumare nella rimessa, così appena arrivato a destinazione saltai giù come una lepre ed andai ad aiutare lei che un po' impacciata salì prima sul davanzale e poi iniziò a scendere timorosa. Ricordo che indossava una gonna di jeans non troppo corta, ma corta abbastanza così che riuscii a vedere le sue mutandine. Erano ...
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