1. DAC


    Data: 03/04/2021, Categorie: Anale Autore: gianniambrosoli, Fonte: xHamster

    DAC
    
    A volte delle serate nate storte si trasformano in delle serate indimenticabili.
    
    La scorsa estate, inventata una visita ad un’inesistente parente, riuscimmo a liberarci degli amici del gruppo ed uscimmo alla ricerca di qualche bel cazzo per farmi fottere Gioia.
    
    Poi mi ricordai di un amico negro che avevamo già incontrato più volte e proposi alla mia cara mogliettina di andarlo a trovare a casa.
    
    Come sapevo, la troia accettò di buon grado memore delle lunghe scopate e delle inculate in cui era maestro il nostro caro amico.
    
    Arrivati al suo indirizzo, una casa a due piani tutta abitata da negri e ci accingemmo a salire al secondo piano, dove lui abitava.
    
    Faceva molto caldo ed una porta la primo piano era aperta, quando passammo un negro ci vide salire, arrivati al secondo piano Gioia rimase sulle scale a qualche gradino di distanza.
    
    Bussai, nessuno rispose, ribussai e mentre aspettavo che aprisse vidi che il negro del primo piano, incuriosito, sbirciava sotto la gonna della mia adorabile mogliettina toccandosi il grosso rigonfio.
    
    Finalmente Dac aprì, era nudo, solo un’asciugamani gli cingeva i fianchi, ci disse dopo che stava dormendo, fu felicissimo di vederci ma ci gelò dicendoci che in casa c’era la moglie, quindi non potevamo entrare in casa.
    
    “Perché non andiamo, almeno, un poco sul terrazzo, Gioia ha molta voglia”.
    
    “Aspetta vedo se mia moglie dorme” e socchiuse la porta.
    
    Dopo qualche secondo tornò, “tutto a posto, dorme, è stanca del ...
    ... viaggio, è arrivata stamattina dalla Nigeria, è un viaggio lunghissimo con due soste in due aeroporti, penso che non si svegli”.
    
    L’inquilino del piano di sotto era sparito ma ero sicuro che avesse sentito tutto.
    
    Appena sul terrazzo Dac strinse a se Gioia cominciandola a baciare sul collo, la troia, invece, non perse tempo ed infilò la mano sotto l’asciugamani impugnando il cazzo già duro dell’amico.
    
    “Troia hai voglia vero? Ti manca il mio cazzo?”.
    
    “Si, è troppo bello, grosso duro e lo usi da dio”.
    
    “Te ne darò quanto ne vuoi, ma stasera la prima cosa che voglio farti è incularti, mi piace da morire e tu impazzisci quando te lo sfondo, non è vero?”.
    
    “E’ verissimo, ma impazzisco perché mi inculi per un’ora senza mai godere facendomi venire almeno tre volte”.
    
    Che puttana di donna avevo sposata, ma vederla così sfacciata e desiderosa di una mazza nel culo mi eccitava da morire.
    
    Dac la portò verso il muretto del terrazzo, la piegò in avanti, le sollevò la gonna, si lasciò scivolare a terra l’asciugamani e glielo schiantò nel culo.
    
    Gioia emise un urlo strozzato.
    
    “Non gridare sotto c’è un ristorante pieno di gente se qualcuno alza la testa ti vede e vede anche il mandingo che ti sta ingroppando”, le dissi a bassa voce.
    
    “Non credo che la tua signora pensi a quelli che la possono vedere, lei si sta solo gustando a fondo la mia mazza nel culo, è vero, puttana?”.
    
    “Si non me ne frega un cazzo, dai continua a sfondarmelo, è meraviglioso, io già godo per la ...
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