1. Il mio culo (2)


    Data: 27/03/2021, Categorie: Sensazioni Voyeur Autore: Ma_ra, Fonte: RaccontiMilu

    Una delle cose che mi eccita di più’ e’ farmi guardare. Sapere di attirare gli sguardi, di scatenare desideri, di eccitare anche il più’ tradizionalista e puritano dei maschi. Mi piace turbare soprattutto quelli di una certa eta’.
    
    Il mio fondoschiena e’ la mia esca. Lo curo, lo scolpisco in palestra. Li vedo sbavare, li vedo desiderarlo, sognarlo, volerlo nelle loro mani. Lo vogliono toccare, schiaffeggiare, palpare, magari leccare piano. Maiali. Li adoro.
    
    Dunque in palestra. Ovviamente indosso leggings neri molto attillati, con tanga neri. Ieri avevo appena cominciato la mia solita routine, ellittica, steps, corsa. Gambe in movimento, glutei sempre duri.
    
    L’ho visto con la coda dell’occhio. Un signore sulla cinquantina, brizzolato, con occhiali neri. Un fisico asciutto, in forma. Mi guardava da vari minuti, mentre era seduto a fare i suoi sollevamenti. Il suo sguardo sul mio culo. Il suo pensiero su di me.
    
    Istintivamente rallentai un poco i movimenti sull’ellittica, e cominciai a muovermi ancora più’ provocante, apposta. Lo volevo far bollire di voglia. Il mio culo sodo era davanti a lui, ma non poteva fare nulla, il poveretto. Avrebbe voluto alzarsi, prendermi per i capelli e spingermi contro il muro. Lo sentivo. Avrebbe voluto schiacciarmi la faccia control il muro mentre da dietro mi premeva il suo pacco contro il mio bel culo rotondo. Ma nulla, non poteva.
    
    Era ora di andare a casa. Mi sono girata piano, l’ho guardato dritto negli occhi per un solo secondo, ...
    ... e gli ho strizzato un occhio. Che stronza, ho pensato mentre gli passavo di fianco andando verso lo spogliatoio. Quella sera lui si sarebbe segato, o forse avrebbe inculato sua moglie pensando a me. Sono tutti maiali.
    
    Tornando a casa dopo la palestra non mi sentivo ancora soddisfatta. Quando torno in metropolitana non mi cambio i leggings. Mi piace entrare nell folla, con il culo esposto, ancora avvolto dai leggings da palestra ultra attillati. Che scena…
    
    Ero in piedi, e mi guardavo attorno. Gia’ un paio di ragazzi mi guardavano interessati, ma erano timidi , veloci ad abbassare lo sguardo quando mi giravo a guardarli. Nulla di interessante.
    
    Poi mi sono accorta che lui era li’, nella stessa carrozza, in piedi poco distante da me. Lo stesso signore della palestra. Anche lui mi aveva notata, ma era visibilmente imbarazzato.
    
    Ovviamente, da brava puttana, mi sono piano piano avvicinata a lui. Senza guardalo in faccia, mi sono piazzata davanti a lui, molto vicina, con il mio sedere in contatto con la sua gamba. La metropolitana si muoveva veloce e le vibrazioni erano tante. Il mio culo perfetto si strusciava piano contro la sua gamba. A volte anche contro il suo pacco.
    
    Potevo sentire la sua eccitazione sul collo con il suo respiro accelerato, profondo. Mi voleva, lo stavo facendo impazzire. Che godimento.
    
    Continuavo a muovermi piano e sentivo il suo cazzo diventare duro sotto i suoi pantaloni. Mi sono girata solo a meta’, e ho accennato un sorriso verso di lui. ...
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