1. IL PAESE DEI BALOCCHI 9 : Ingegneria della sottomissione femminile


    Data: 25/03/2021, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: gallocedro5, Fonte: RaccontiMilu

    C’era una sala dove ogni donna veniva messa a 90′ ed a gambe aperte, su un carrello particolare, nel quale le gambe venivano fissate con dei lacci, in corrispondenza delle caviglie, e delle ginocchia, una cinghia o comunque un laccio poteva esser messo sulla vita della ragazza, i polsi erano bloccati da due manette e la testa era fissata con un sistema che si ispirava al principio del blocco per le ghigliottine.
    
    Tutto questo sistema era fissato su un carrello mobile.
    
    In questo modo le tette penzolavano ed erano facili da mungere, leccare, usare.
    
    Le gambe erano facili da tenere distese e aperte a proprio piacimento.
    
    In questo modo ogni singola ragazza veniva parcheggiata in quella posizione , in una vetrina, pronte per esser scelte da altri maschi .
    
    Il carrello era facilissimo da muovere, leggero, estremamente facile da far girare, così che uno la poteva guardare alla fine anche davanti, il viso, ma spesso venivano posizionate da dietro, in modo da poterla ammirare analmente,
    
    Ogni uomo, passava, le guardava, si sceglieva quella che più gli piaceva e poi impugnando il carrello, come fosse quello del supermercato, se lo spingeva nella poltrona a lui più congegnale.
    
    I carrelli erano fatti in modo che le ragazze fossero in posizioni comode per i degustatori, si i porci potevano così sdraiarsi sulle poltrone reclinabili e tirare a sé la fighetta scelta, e fare in modo ad esempio di trovarsi la nuca comoda sul poggiatesta e le labbra delle figa all’altezza ...
    ... giusta, di fronte alla propria bocca.
    
    I carrelli erano molto sofisticati, erano pensati per viziare i diversi porci, perché girando delle rotelline si poteva regolare senza fatica l’altezza della figa, delle tette, della bocca, la pendenza del corpo della ragazza.
    
    Inoltre c’era una ruota con la maniglietta che permetteva di dare un moto armonico al corpo della prescelta, ad esempio avanti ed indietro, su è giù per il bacino oppure su e giù della bocca.
    
    Era inoltre possibile far dondolare la bambola avanti ed indietro, che era diverso che spostarla avanti ed indietro.
    
    Inoltre tutto questo si poteva fare con movimenti più o meno ampi, e più o meno intensi e veloci.
    
    In pratica i viziosi, i guardoni, insomma i porci che fino ad allora dovevano sempre trovarsi in posizioni scomode, in quel caso, potevano sentirsi viziati e coccolati.
    
    Poi dopo che uno si stufava della stessa, la riportava in vetrina, e se voleva ne provava un’altra, e poi cosa importante compilava un giudizio sulla ragazza; l’aspetto fisico di ogni parte del corpo, il grado di morbidezza, quanto fosse liscia e vellutata la pelle, quanto fossero sode le tette, il culo, quanto sentiva stretta la passera, come succhiava, quanto succhiava, la larghezza della bocca, la sua bravura, quanto usava la lingua, il suo sguardo, se mai lo si avesse visto.
    
    Il suo grado di timore, paura, quanto fosse troia, se la passera si bagnava, quanto e dopo quanto tempo, oppure rimaneva asciutta.
    
    In questo modo, il ...
«1234...»