1. Gianna, Luca e…


    Data: 24/03/2021, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... suo sguardo su di me e la guardai: il suo sguardo, in effetti, era su di me, ma aveva un vago, appena percettibile sorriso sulle labbra, come se vedesse qualcosa di divertente trapassandomi quasi come se fossi trasparente.
    
    ‘Luca, senti” Sobbalzai, come se mi avesse sorpreso mentre facevo qualcosa di vergognoso, perso nelle mie fantasie su di lei’
    
    La guardai, in attesa.
    
    ‘No, dicevo’ ma tu faresti qualunque cosa, per la tua sorellona?’
    
    Mi guardò, con uno sguardo divertito, ma io lo registrai appena e mi precipitai a rispondere: ‘Sì, certo, sorellona! Qualunque cosa, ma proprio qualunque!!!’
    
    Lei non disse niente, fece un piccolo sorriso divertito e prosegue.
    
    Poi svoltò in una stradina laterale, rallentò e lasciò che mi affiancassi a lei; abbassò la voce e mi chiese: ‘Quanto entusiasmo! ‘fece lampeggiare i denti in un sorriso da predatore- Ma’ qualunque-qualunque??? Anche se fosse’ imbarazzante?’
    
    ‘Sìììì! Basta che chiedi ed io lo faccio!’
    
    Lei riprese a camminare, guardando in terra, meditando sulla mia risposta, sul mio entusiasmo’ Poi si fermò, di colpo: ‘Non ti credo!
    
    Ma’ anche se fosse una cosa schifosa, vomitevole?’
    
    ‘Sì, sì, Gianna! Senza alcun dubbio!!!’ mi precipitai a rassicurarla.
    
    Fece un sorriso perfido: ‘Non ci credo, ma voglio metterti alla prova: levati le scarpe!’
    
    La guardai, perplesso: ‘Le scarpe?’
    
    Allungò la mano e mi da una biccellata (uno schiocco di indice e pollice) su un orecchio: ahia!
    
    ‘D’ora innanzi, se ti do un ...
    ... ORDINE (ed alzò il tono, per sottolineare la parola!), devi eseguire immediatamente!’ mi sibilò.
    
    Stava ancora parlando che mi ero già tolto i mocassini, scalciandoli da una parte.
    
    Lei li guardò, con un sorrisino maligno: ‘Bene’ adesso, guarda davanti a noi’ la vedi quella merda di cane in terra? Beh, voglio che tu ci vada sopra con entrambi i piedi’ vai!’
    
    Dio, che schifo! Ma se me lo ha ordinato, cos’altro posso fare? Due passi e sentii la lurida materia che mi si appiccicava ai piedi.
    
    Sempre coi piedi sprofondati in quel lerciume, mi girai, in cerca di un suo sguardo di approvazione: lei mi guardò, divertita e inorgoglita dalla mia obbedienza e dal suo potere; poi mi disse: ‘Brava merdina. Adesso rimettiti le scarpe!’
    
    Andai verso i mocassini e raddrizzai il primo col piede, pronto a calzarlo di nuovo.
    
    ‘No, aspetta: lì c’&egrave una fontanella’ sciacquateli!’
    
    L’acqua era gelata, ma obbedii e me li pulii accuratamente, sotto al suo sguardo di annoiata approvazione.
    
    Mentre stavo rimettendomi le scarpe, mi si avvicinò e mi sussurrò: ‘Vedo che sei davvero disposto a fare tutto per la tua sorellona’ -Annuii con decisione- ‘ ti piace l’idea di essere il mio schiavo? Rispondi!’
    
    ‘Sì, sì, non chiedo nulla di meglio al mondo!’ dissi, d’un botto.
    
    ‘Uhmm’ allora da ora in avanti, sarai il mio schiavo e farai qualunque cosa io ti chiederò di fare’ o di FARTI fare!
    
    Da chiunque io decida! Siamo d’accordo????’
    
    Mugolai la mia accettazione, baciandole la mano, ...
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