1. The Handyman (Cap 9) – La giornalista sportiva


    Data: 20/03/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    ... perché continuava a strusciarsi addosso.
    
    Appena la musica finì, la invitai a sedersi sul divano con me.
    
    “Quando la vedevo in televisione non immaginavo mai che un giorno avrei passato una serata con lei”.
    
    Le accarezzai i lunghi capelli e la baciai di nuovo, ma stavolta con la lingua. Lei allungo la mano destra verso i miei pantaloni. La infilò dentro, li avevo lasciati sbottonati, e l’afferrò con la sua piccola mano, a quanto pare le piaceva davvero tanto. Dal canto mio infilai la mano nella scollatura, come immaginavo non portava il reggiseno, e accarezzai subito il suo capezzolo sinistro.
    
    Il vestito che Silvie aveva comprato era molto bello, ma anche molto scomodo per certe cose.
    
    Lei probabilmente capì il mio pensiero, raccolse il mio cellulare dal divano, trovò la musica sensuale adatta e ballò per me.
    
    Mordendosi ancora la lingua – “Dai fammelo vedere”
    
    Rimasi nudo dalla vita in giù e me lo presi in mano, accarezzandomelo guardavo lei che ballava lentamente. Abbassò leggermente la zip dietro la schiena, si abbassò le spalline. Il vestito scese fino a scoprire il suo seno ben proporzionato, probabilmente c’era stato un leggero intervento estetico, ma chi se ne frega. Se lo accarezzò lentamente, lo stringeva guardandomi sempre negli occhi. Mi sbottonai la camicia, iniziava a fare caldo. Con un gesto rapido il vestito caddè per terra, infilò la mano dentro i suoi slip di pizzo. Se l’accarezzò lentamente – “mi piace come mi guardi”
    
    “Bhe che ti ...
    ... posso dire, sei bellissima, una dea” – risposi sinceramente.
    
    Si avvicinò in modo sensuale, mise i piedi sul divano. Avevo la sua passera in faccia. Le tolsi le mutandine e la leccai immediatamente – “Bravo umidificala un po’”
    
    La mia lingua era dentro di lei e le mie mani sul culo. Stava in piedi a stento, probabilmente stava godendo. Le strinsi di più quelle chiappe, mi piacevano troppo.
    
    “uhnn, ottima prestazione con la lingua. Ora veniamo al pezzo forte”
    
    Si calò verso di me, mi afferrà il cazzo con la mano destra e con maestria lo fece entrare nella passera. Spinta da un impulso selvaggio, mi cavalcò in modo furioso. Io godevo inerme, ammirando questo spettacolo. Mi concentrai sul suo seno, lo accarezzai, lo baciai. Per un attimo rallentò. Mi baciò con passione. Vidi all’improvviso una strana luce, ma non ci feci caso.
    
    Ero al limite, la scostai ed esplosi il mio sperma sul divano di lusso, pensai subito merda, ovviamente per diversi motivi. Ero venuto troppo presto e poi quanto cazzo potesse costare pulire quel divano.
    
    Miriam non mi sembrò arrabbiata, anzi – “Non pensare di aver ultimato il tuo lavoro, mio caro”
    
    Si sdraiò sul divano, aprì le sue gambe e agitò in modo vivace il suo clito. Capii immediatamente che la dovevo aiutare. Leccai la sue labbra più belle – “Sei un tipo sveglio” – Feci leggeri cerchi al suo dolce buchino e succhiai il clito. Lo morsi.
    
    “Così bravo” – Si palpava le tette. E no quelle erano mie e gli le afferrai.
    
    “Dimmi che mi ...