Con Tina sempre più cornuto - parte ottava
Data: 19/03/2021,
Categorie:
Voyeur
Autore: lui, Fonte: EroticiRacconti
TRASFORMAZIONE
Avevamo conosciuto Melissa al mare, l’anno scorso.
Sulle prime mia moglie stentava a darle confidenza, forse per invidia o gelosia.
“Guarda quella”, diceva, “deve essere una troia, non vedi come va in giro? sempre con le tette al vento, chiappe fuori, tutta truccata anche in spiaggia”.
Indubbiamente Melissa era un tipo molto appariscente, molto sexy, aveva qualche anno in più di
mia moglie ma non lo dimostrava assolutamente. Un sacco di uomini le ronzavano intorno.
Durante l’estate si conobbero e diventarono amiche inseparabili, continuarono a frequentarsi anche
durante l’inverno in città.
Una sera a casa nostra , si parlava con Melissa dell’estate trascorsa insieme:
“Certo tu, il topless in spiaggia te lo puoi permettere”, diceva Tina
“hai un seno bellissimo”.
“Grazie, ma sai, non è tutta roba mia, mi sono fatta gonfiare un po’ da un mio amico chirurgo
estetico”,
“hai fatto la plastica ? non si nota assolutamente”.
“Guarda, è stata una cosa da niente, e non ho neanche sofferto, se vuoi te lo faccio conoscere”.
Tre mesi dopo Tina usciva dalla clinica, fasciata e un po’ dolorante, ma con due tette da sballo, alte, sode, veramente esagerate, i capezzoli, infiltrati con collagene per aumentarne il volume, le
rimanevano perennemente duri e sporgenti.
Da quel momento iniziò per Tina una veloce trasformazione, finalmente poteva sfogare tutto il
suo esibizionismo represso, consigliata da Melissa e incoraggiata ...
... da me, le sue gonne divennero
sempre più corte e strette, tacchi sempre più alti, indossava solo calze con reggicalze ben in vista o
autoreggenti.
Le minigonne che si comperava erano per me sempre troppo lunghe, io stesso le accorciavo
ulteriormente in modo da costringerla a mostrare sempre di più le cosce al di sopra dell’orlo delle
calze, ed era per lei diventato impossibile sedersi senza mostrare cosa indossava sotto.
Il reggiseno non le serviva più, indossava qualche volta dei modelli particolari , roba da sex shop,
che io le regalavo e che portava sotto camicette trasparenti o giacche tenute sempre aperte.
Passò l’inverno e ci ritrovammo ancora al mare insieme a Melissa.
Mia moglie insieme all’amica erano diventate il centro dell’attenzione di tutti gli uomini della
spiaggia, seni sempre nudi, microscopici tanga di stoffa leggera che, uscendo dall’acqua
diventavano completamente trasparenti insinuandosi in ogni minima piega del loro sesso
perfettamente depilato; così si sdraiavano a prendere il sole a pancia all’aria con le gambe
leggermente divaricate, tirate a lucido dall’olio solare, felici di catturare gli sguardi arrapati dei
maschi che ronzavano intorno.
Spesso trovavo delle scuse per lasciarle sole, mi piaceva guardare da lontano il via vai dei
corteggiatori e ascoltare i commenti:
” Che fighe, cosa darei per fottermele”.
“Secondo me devono essere due lesbiche”,
“Ma va! , quelle hanno una voglia di cazzo ...