1. Strani casi della vita


    Data: 19/03/2021, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: Something_Blue, Fonte: RaccontiMilu

    ... cuore saltò un paio di battiti e anche mia sorella sbiancò visibilmente ma realizzammo che la mamma non ci aveva visti, tra lei e noi c’era lo schienale del divano. Prontamente mia sorella si alzò esclamando ‘ ha cominciato lui ‘ e togliendosi una ciocca dagli occhi. a quel punto, ringraziando che Alice non avesse su uno dei suoi rossetti colorati, mi alzai protestando innocenza.
    
    ‘ beh vedete di darvi una regolata prima che venga io a costringervi a tenervi per mano e fare la pace ‘
    
    Nostra madre ci lasciò per tornare ai suoi gerani e noi mettemmo a posto il casino, dopodiché Alice scappò in camera sua senza dire una parola.
    
    Ancora un po’ frastornato mi infilai nel mio antro e da lì passai al bagno che avevo in comune con mia sorella; lì sfogai il serpentone facendomi una sentitissima sega, mi sciacquai le mani e la faccia e feci per andare via quando nella stanza attigua sentii un sospiro. Preoccupato da come mia sorella era scappata via (nonostante sia una stronza le volevo bene) mi chinai sul buco della serratura e guardai: quello che vidi non solo mi tranquillizzò ma mi aprii prospettive a lungo termine. Alice era seduta davanti al suo letto ed era evidente che aveva avuto la mia stessa idea: i pantaloni della tuta e gli slip giacevano davanti a lei mentre mia sorella, seduta sul pavimento a gambe spalancate, con una mano si sgrillettava mentre con l’altra si premeva la bocca per non gemere troppo forte. Di li a poco si infilò due dita nella figa e ...
    ... venne.
    
    Tornai precipitosamente in camera mia.
    
    Più tardi un pensiero mi colpì: sulla maniglia della porta del bagno c’era sempre uno di quei cartelli con su scritto ‘non disturbare’ che copriva la serratura ed impedendo la vista; quel giorno il cartello non c’era e quindi mi feci i miei debiti conti che aggiunti agli altri fornivano risultati molto interessanti.
    
    Quella sera nostro padre era via per lavoro, Marco aveva una partita, Francesca dormiva da un amica e nostra madre era impegnata a preparare una complicata torta, quindi dopo cena decisi che stavolta toccava a me fare la prima mossa.
    
    Attesi che la casa si svuotasse e che dalla cucina giungesse un trafficare costante e andai a bussare alla porta di mia sorella.
    
    Alice venne ad aprirmi vestita come quel pomeriggio, evidentemente non si era ancora preparata per la notte, e mi aggredì subito con un ‘ che vuoi? ‘ a bruciapelo
    
    ‘ vorrei fare due chiacchiere e il minimo dell’ospitalità imporrebbe che non lo facessimo qua in mezzo alla porta ‘ risposi tranquillamente.
    
    Senza dire altro spalancò la porta e mi precedette all’interno dove mi accomodai sul suo letto dopo aver chiuso la porta.
    
    La prima cosa che notai fu la sua espressione: era passata da ‘mi stai togliendo tempo prezioso’ a una decisamente più promettente
    
    ‘ vorrei parlare di oggi pomeriggio ‘ esordii
    
    ‘ ah si? E di che cosa nello specifico? ‘ mi rispose mentre vagava per la stanza
    
    ‘ vieni qui ‘ le dissi facendo segno di fianco a me
    
    Lei si sedette, ...
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