1. La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 50


    Data: 19/03/2021, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu

    ... ancora leccando disse:
    
    – “Eri eccitatissimo…”;
    
    – “Già…”;
    
    – “Merito di Alessia oppure mio?”;
    
    – “Merito di entrambe.”;
    
    – “Capisco…”.
    
    Mi congedai da lei preparandomi per la serata, volevo essere al meglio per la cena con Alessia. Ci eravamo dati appuntamento di fronte alla sua camera per le 20,30, la aspettai seduto sul bordo di una fontana, la porta si aprì poco dopo, quando la vidi restai a bocca aperta, era bellissima, solitamente non si vestiva in maniera vistosa, sempre molto sobria e casual, quella sera invece indossava un abitino nero molto sexy, fasciava il suo meraviglioso corpo fino ai fianchi, per poi allargarsi leggermente nella parte inferiore, cortissimo, una generosa scollatura lasciava intravvedere i suoi seni, era senza calze e con paio di sandali aperti neri, i capelli sciolti sulle spalle ed il viso poco truccato, si avvicinò con passo sicuro e sensuale guardandomi sorridendo, credo che il mio viso lasciasse trasparire tutta l’ammirazione nei suoi confronti, mi alzai andandole incontro e quando fummo abbastanza vicini dissi:
    
    – “Quanto sei bella…”;
    
    – “Adulatore…”;
    
    – “Dico quello che penso Alessia, sempre, sei bellissima…”.
    
    Sorrise e mi baciò dolcemente, aveva un profumo che mi faceva impazzire, non glielo avevo mai sentito addosso, le annusai il collo, notai la pelle d’oca sulle sue braccia, ebbe un fremito e si allontanò leggermente.
    
    – “Mi fai tremare così…”;
    
    – “Profumi di buono…”;
    
    – “Ti piace?”;
    
    – “Moltissimo, non te ...
    ... lo avevo mai sentito addosso.”;
    
    – “Me lo ha prestato Giorgia, ha detto che ti sarebbe piaciuto, aveva ragione allora.”;
    
    – “In effetti mi piace molto, così come mi piaci tu…”;
    
    – “Ha detto anche che dovrei lasciarmi andare con te, però non capisco perchè te lo sto confidando…”;
    
    – “Dimmelo tu…”;
    
    – “Forse perchè lo desidero…ti desidero…”.
    
    Arrossì vistosamente e si mise una mano davanti alla bocca.
    
    – “Ma cosa sto dicendo?”;
    
    – “Stai dicendo quello che pensi spero…”;
    
    – “Beh…si, lo penso…”.
    
    Senza aggiungere altro mi avvicinai maggiormente, feci passare un braccio attorno alla sua vita tirandola con forza verso me e la baciai con passione, accettò volentieri il gesto assecondandomi, quel bacio fu travolgente, intenso, sensualissimo, le sue braccia mi stringevano forte, le nostre lingue si intrecciavano una all’altra, scesi con una mano sul suo sedere stringendoglielo forte, era duro come il marmo, mi prese per la nuca, si staccò baciandomi il collo ed ansimando sul mio orecchio sussurrò:
    
    – “Questo si che è un bacio…”;
    
    – “Concordo, ne voglio un altro però…”.
    
    Mi guardò negli occhi, luccicavano come due fanali nella notte, ci baciammo nuovamente, poi mi prese per mano ed andammo al ristorante. Passammo la serata a chiacchierare, era intelligente e spiritosa, si stava sciogliendo ed il suo imbarazzo lasciava spazio al suo modo di essere, era piacevole parlare con lei dei più svariati argomenti, notai Simona che mi guardava con il volto visibilmente ...
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