1. La mia prima esperienza saffica


    Data: 17/03/2021, Categorie: Lesbo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Giuditta, ho 38 anni, sono sposata con due figli e lavoro presso uno studio notarile come impiegata.
    
    Io e Anna ci conosciamo dai tempi della scuola, si può dire che siamo amiche anche se ci siamo perse di vista dopo il diploma e fino a due mesi fa.
    
    Anna si &egrave sposata con un industriale del mobile 13 anni fa e non ha figli. Ciò ha significato per lei una vita agiata, senza problemi se non quello di far passare il tempo.
    
    Ci siamo riviste per caso, suo marito &egrave un cliente del notaio per cui lavoro e un pomeriggio lei l’accompagnò nello studio vedendomi seduta al computer. Mi riconobbe subito.
    
    Fu lei a chiedere direttamente la notaio di accompagnarla un’ora per prendere qualcosa assieme e parlare dei vecchi tempi. Il notaio acconsentì, certo non voleva dispiacere alla moglie di uno dei suoi maggiori clienti, e così uscii con Anna sotto lo sguardo invidioso delle altre impiegate.
    
    Sedute al bar, sorseggiando qualcosa, rinverdimmo l’amicizia raccontandoci aneddoti e scambiandoci il numero di telefono.
    
    Da quel giorno Anna cercò sempre più spesso la mia compagnia, e anche a me non dispiaceva frequentarla anche se dovevo fare salti mortali tra il lavoro e la famiglia per trovare tempo da passare con lei. Per fortuna i miei ragazzi, di 14 e 12 anni, sono grandi abbastanza da poterli lasciare soli qualche volta e quindi mi sono divertita molto a accompagnare Anna a fare shopping, a teatro, a cena. Anna ha un carattere spigliato, divertente, mai ...
    ... arrabbiata, sempre con qualche idea in testa. Mi confessò che ormai viaggi, vacanze e feste non la divertivano più come un tempo e si annoiava. Io ero la novità interessante per lei e mi riempì di regali. Non cose molto grandi o costose, rifiutai quando volle comprarmi un capo di alta moda simile ai suoi, non avrei saputo quando e dove metterlo, però erano tante piccole attenzioni che mi facevano piacere.
    
    Mio marito era tranquillo. Mi diceva che questa amicizia non poteva durare a lungo ma che facevo bene a godermela finché potevo visto che solitamente ero tutta casa e lavoro e riuscivamo raramente a andar fuori a divertirci.
    
    Domenica scorsa mio marito ha portato i figli allo stadio e io ho accettato l’invito di Anna di passare il pomeriggio da lei, nella villa in collina poco fuori città.
    
    Una villa veramente bella, su due piani più seminterrato, con un ampio colonnato che dà su un grande giardino e sulla piscina ora coperta per la stagione. Dentro &egrave enorme e ci volle tempo a visitarla tutta, soffermandoci soprattutto in quella che lei chiama ‘la piccola spa’. In pratica &egrave un’ala della villa in cui c’&egrave la palestra che usa per tenersi in forma, con diverse macchine e attrezzi, una sauna e, m’incantò, una jacuzzi sprofondata nel pavimento che pareva più una piscina interna che una vasca. Dentro avrebbero potuto trovarci posto comodamente dieci persone.
    
    Vedendo la mia meraviglia Anna mi propose di provarla, rigettando i miei dinieghi su tempo e mancanza ...
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