1. La metro bollente che porta al mare di roma


    Data: 16/03/2021, Categorie: Trans Autore: GiadaLabbraBollenti, Fonte: Annunci69

    E' estate, fa caldo. A Roma per fortuna c'è a pochi minuti il mare, così armata di zoccoli, pareo, bikini ed occhiali da sole vado in spiaggia. Adoro le palpatine al culetto di giovani maschi arrapati nel bus che porta ai Cancelli. Finisce sempre di imboscarsi tra le dune a succhiare bei cazzi vogliosi che poi mi sfondano il culetto di burro caldo e fuso che ho. Passa la giornata tra un bagno ed una dissetante doccia di sperma di gruppi di maschietti e riprendo la Metro per tornare a casa.
    
    Trovo posto in fondo al vagone, e' sera e non funzionano le illuminazioni interne. Nonostante questo e' piena di gente che torna a casa. Alla seconda fermata dal capolinea entra tra urla e spintoni un gruppo di amici saranno stati una trentina, tutti giovani dai venti ai trent'anni. Come spesso capita nei branchi c'è il capo che comanda, il più duro di tutti e gli altri che seguono. Così il capo mi nota e leggo nei suoi occhi subito le fiamme del desiderio. E' un bel marcantonio alto sul metro e novanta, moro, muscoloso, e subito mi immagino chissà che cazzone avrà. C'era però gente e penso che nonostante fossimo in penombra potevo solo fantasticare.
    
    Poi essendo in compagnia non è detto che tutti avrebbero gradito che fossi una Troia ma trans.
    
    Cerco di distrarmi girandomi dall'altra parte quando all'improvviso sento strusciare sul mio culetto un chiaro ed enorme cazzone durissimo ma non ho il coraggio di fare niente. Il dondolio della metro e la penombra rendono tutto ...
    ... eccitantissimo tanto che senza volerlo muovo il culetto per sentire meglio questo palo di carne che preme su di me. Dopo pochi minuti noto che le persone intorno a me non sono più le stesse. Senza farsene accorgere tra una spinta e l'altra il gruppetto di maschi mi aveva circondata. Su un lato avevo la parete del vagone ma tutto intorno ero circondata di maschi vogliosi.
    
    Mi girai un istante e come mi aspettavo il loro capo era dietro di me ad appoggiarmi il suo cazzone sul culetto. Fu in quel momento che dopo uno sguardo complice sentii la sua poderosa mano sulla testa che mi spingeva in basso per farmi inginocchiare. Mi tremavano le gambe dalla paura ma alla fine trenta ragazzoni alti e piazzati facevano muro ed impedivano a chiunque di vedere. Così provai ed in pochi secondi i due davanti si abbassarono il costume spingendo prima uno poi l'altro la mia testa sui loro cazzi duri come il marmo. Iniziai a succhiare avidamente eccitata dal rischio della situazione e dalla bellezza di quei giovani maschi vogliosi di sborrare. Loro rimasero impassibili, non gemevano, stavano in silenzio mentre ad uno ad uno sborravano nella mia gola profonda e si cambiavano di posto. Intanto si susseguivano le fermate, che io non vedevo, intenta solo a far godere questi maschi. Qualcuno si fece pure il doppio giro nella mia bocca quando all'improssivo il loro capo, mi fece mettere a pecorina. Slacciai il pareo, lui scostò il perizoma e spinse il suo cazzone enorme, duro come il marmo e nodoso, di quelli ...
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