1. Mio fratello Kevin – 6


    Data: 15/03/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Sesso di Gruppo Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... più divertente di quello che avrei creduto.
    
    E’ ora di pranzo e andiamo a tavola, io mi siedo proprio di fronte a lei. Chiacchiero un po’ con mia zia, un po’ con Marco, ma ogni volta che mi volto verso Lidia, lei si affretta a guardare da un’altra parte. Non riesce a togliermi gli occhi di dosso. Hai capito la troietta? E proprio con mio cugino accanto! Comincio allora a parlarci del più e del meno e scopro che è di Milano e fa la barista. Ha 22 anni, anche se sembra una ragazzina. Ha due settimane di ferie ed è venuta per stare con Marco.
    
    ‘Poveretta, è venuta fin qui e a me all’ultimo momento non hanno accordato le ferie. Praticamente la vedrete più voi di me! Che palle!’
    
    ‘Beh, ci faremo compagnia allora!’ lo dico con un’intonazione leggermente maliziosa che mio cugino non coglie ma che ha effetto su Lidia. Mi fa un sorrisino debole e io le sorrido di rimando. La voglio. Deve diventare mia a tutti i costi.
    
    Dopo mangiato portiamo la nostra roba in camera. Io e Jane siamo in una matrimoniale:
    
    ‘Non vi dispiace dormire nello stesso letto, vero?’ mi chiede mia zia.
    
    ‘Nessun problema!’ più spazio per me, tanto la cagna dorme per terra!
    
    ‘Il bagno è in fondo al corridoio’ ci dice la zia per poi allontanarsi.
    
    ‘Non per me…’ commento in inglese sghignazzando verso Jane.
    
    ‘Certo padrone…’
    
    Dopo un po’ mio cugino insiste per voler uscire e farci fare i turisti. Ci porta a Roma e ci fa vedere un sacco di posti famosi. Lidia, intanto, ha cominciato a fare ...
    ... amicizia con Jane. Il caldo è insopportabile, sudo dappertutto. Sento sguisciare le piante dei piedi sulle infradito sempre più man mano che il pomeriggio va avanti. Mia sorella continua a guardarmeli leccandosi le labbra. Non sono più abituato a vederla stare in piedi, non le si addice, la preferisco decisamente a quattro zampe, è quello il suo posto, è lì che deve stare. Sorrido e penso: ‘…e anche Lidia!’ Dopo alcune ore dobbiamo tornare, perché Marco prende servizio alle 8 e dobbiamo cenare presto. Andiamo in metropolitana, è quasi vuota e io appoggio un piede sul sedile accanto al mio. Guardo Jane e sorrido soddisfatto nel vedere che è quasi fuori di se. Sta praticamente sbavando mentre me lo fissa pregustando già quello che sarà il suo dessert dopo la cena. Marco le è seduto accanto, tiene per mano Lidia e le sussurra qualcosa all’orecchio…. ma, con mia sorpresa, noto che lei non lo sta ascoltando. E’ come imbambolata, il suo sguardo termina nella stessa direzione di quello della cagna. Possibile? Muovo la gamba e appoggio il piede per terra. Lei lo segue con gli occhi, poi, per verificare che nessuno la stia guardando, lancia un occhiata verso il mio viso. Mi trova pronto ad attenderla. Le faccio un sorriso un po’ malefico e lei distoglie subito lo sguardo.
    
    ‘Bene, bene, bene…’ penso ‘…è già mia la puttanella!!’
    
    Dopo esserci rimpinzati per bene, mio cugino va a lavorare, mentre mia mamma e mia zia escono per la consueta passeggiata serale. Lidia non vuole andare con loro, ...
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