1. Mamma di periferia - quinto episodio - "Notte"


    Data: 14/03/2021, Categorie: Incesti Autore: giorgina, Fonte: EroticiRacconti

    Oltre il vetro buio della cucina le luci del quartiere scintillano come costellazioni. Si accendono ogni sera, divenendo via via più numerose, alle quali si aggiunge quella della nostra piccola cucina.
    
    Sfaccendo accanto al lavello per preparare la cena mentre mio figlio siede a tavolino in attesa. Finalmente parliamo, noi due: anche se rimane una certa distanza, e lui ritiene di non potermi dire tutto, e forse nemmeno io mi sento di parlare con lui del tutto liberamente. Nondimeno qualche breccia in quel muro di silenzio e di reticenza si è aperta. Questa sera mi sta dicendo delle sue vicissitudini con gli amici, gli aspetti semi-delinquenziali della sua vita di quartiere, mentre io ho potuto esprimere con una certa serenità le mie preoccupazioni, le mie perplessità in merito.
    
    Il bello è che lui mi dà ragione. Non è soddisfatto. Sente, pur giovane com'è, di dibattersi nel vuoto, sente di non avere una direzione. E io, mi chiedo, ce l'ho una direzione? Che farei, se non avessi mio figlio? Glielo dico tranquillamente, e lui sorride. Bella la mia vita passata ad ottenere il necessario per la vita senza un motivo vero che la giustifichi!
    
    Mangiamo. "Resti a casa stasera?"
    
    "Non so, forse esco un poco" risponde lui.
    
    Dopo un’ora sono sola di fronte alla luce azzurrognola del televisore. Ora mio figlio è là fuori, tra quelle costellazioni di luci, sotto la luce fredda di qualche lampione che si riverbera sul cemento, assieme ai suoi amici disperati e fanfaroni. Come è ...
    ... possibile avere ragione di questa città, penso poco dopo mentre mi corico, mentre quelle stesse luci filtrano sul soffitto della stanza da letto. Ho voglia di dormire. Mi abbandono ad un silenzio venato dal rombo lontano di motori, da qualche grido che si perde chissà dove. A poco a poco, la testa sul cuscino, una confusione di rumori sale in me, sono le voci e i discorsi che la mia mente ha registrato durante la giornata, e che si fa sempre più chiaro e reale a mano a mano che sprofondo in me stessa, in un oscurità dove mi abbaglia la luce di un sole che ho visto parecchie ore prima, tra la gente, per la strada.
    
    "Mamma." Una voce si distingue dalle altre.
    
    “Mamma.” La voce è reale, proviene dall'oscurità della stanza, mi alita vicino. E' la voce di mio figlio.
    
    Mi accorgo di essermi addormentata, di non averlo sentito rincasare, come al solito invece succede. E' entrato nella mia stanza senza che io lo sentissi. Che ora era?
    
    "È mezzanotte" mi sussurra, quasi come se mi avesse letto nel pensiero. L'ora delle streghe, mi dico, o di Cenerentola.
    
    "Che vuoi?" gli chiedo in un sospiro ancora addormentato. Per tutta risposta sento il suo peso affondare nel materasso accanto a me. Appoggia la testa sulla mia spalla. Sento un vago odore di birra.
    
    "Hai bevuto" sussurro, non so se è una domanda o una constatazione.
    
    "Non solo." risponde lui. Mi sveglio del tutto. Nel buio della stanza mi giro dalla sua parte, interrogativa.
    
    Ora il mio viso è di fronte al suo, anche ...
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